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F1, un errore strategico è costato alla Michelin il ritorno nel circus

Il produttore di pneumatici francese era un candidato a diventare fornitore del circus per il periodo 2017-2019, ma il suo dossier non ha convinto Bernie Ecclestone.
A cura di Vito Lamorte
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Secondo la rivista F1 Racing un errore strategico è costato il ritorno da parte della Michelin in Formula 1 al posto della Pirelli. Il produttore di pneumatici francese era un candidato a diventare fornitore del circus per il periodo 2017-2019, ma il suo dossier non ha convinto Bernie Ecclestone. La rivista sostiene che i capi della Michelin si siano recati dal boss della Formula 1 per convincerlo del loro approccio e hanno avuto la sensazione che questo incontro fosse andato bene ma, secondo fonti vicine a Mr. E, è stato commesso un grave errore strategico: la Michelin non avrebbe voluto discutere i termini commerciali come se fossero già stati scelti. Anche se la casa fornitrice era pronta a mettere un sacco di soldi sul tavolo per tornare nel circus, Ecclestone non è rimasto convinto del modo di condurre l'affare e ha messo fine alla candidatura di Michelin.

Pirelli, Hembery: "Abbiamo bisogno di prove"

La FIA ha confermato che, con la pubblicazione delle regole sportive 2016, la Pirelli potrebbe avere fino a sei sessioni di test di due giorni interamente dedicate allo sviluppo delle gomme. Questi test possono essere organizzati su iniziativa della FIA, in consultazione con le squadre e la casa milanese stessa con l'obiettivo di consentire al costruttore italiano di preparare le gomme per il 2017. Paul Hembery, direttore della competizione di Pirelli, è ovviamente soddisfatto di questo passo nella giusta direzione come ha confidato a Autosport, "abbiamo ancora bisogno di prove per le nuove norme".

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