F1, Vatanen: “Se Todt vuole lasciare la sua impronta sulla Fia deve rinnovarla”
Dopo la netta vittoria di Jean Todt alla presidenza della Federazione internazionale dell’automobile, Ari Vatanen, il candidato sconfitto, ha commentato così: “La grande famiglia della Fia meritava di meglio. Questa elezione ha dimostrato che è molto molto difficile o impossibile cambiare la cultura della Fia. Mi congratulo con Jean Todt che ha molte qualità, ma è difficile che possa cambiare qualcosa: il peso del sistema è tale che continuando con le stesse persone sarà difficile rivoluzionare la cultura della Fia senza il relativo contrappeso”.
Vatanen è molto deluso per la mancata elezione e non perde occasione per farlo notare. Era il volto nuovo di questa votazione, godeva del sostegno dei piloti e dai più era considerato capace di imprimere una forte svolta alla politica della federazione. Per il finlandese l’amarezza più grande è stata quella di non aver ricevuto il voto di alcuni elettori (ma la votazione non era segreta?): “Quando le persone ti dicono tre volte, condivido i vostri stessi valori di democrazia, guardandoti negli occhi e poi votano diversamente, è molto deludente, non per me, ma per la democrazia. Forse hanno avuto paura di perdere il loro rally o la loro corsa mondiale”.
Vatanen rinnova i complimenti a Todt augurandosi che la chance del cambiamento venga raccolta dall’ex dt di Maranello e portata avanti secondo un’ottica di rinnovamento che prevede la separazione e l’allontanamento di tutti coloro che un tempo furono i fedelissimi del presidente uscente Mosley.
Roberto Ferrari