video suggerito
video suggerito

F1, Vettel: “Barcellona ci dirà a che punto è la Ferrari”

Il pilota tedesco a 67 punti di ritardo dalla vetta guarda al GP di Spagna con rinnovato ottimismo: “Sarà importante acquisire correttamente tutti gli elementi e metterli insieme per ottenere una buona prestazione”. Il direttore sportivo: “Gara stressante per le gomme, si vedranno più pit-stop del solito”.
A cura di Valeria Aiello
19 CONDIVISIONI
Video thumbnail
Sebastian Vettel / Getty
Sebastian Vettel / Getty

Reduce dal doppio tamponamento di Kyat che lo ha costretto al ritiro a Sochi, Sebastian Vettel si prepara ad affrontare il quinto round del mondiale, con rinnovato ottimismo dopo le prime quattro gare che, tra intoppi e sfortunate coincidenze, non gli hanno permesso di lottare per la vittoria contro la Mercedes. Se in Australia era stato un errore di strategia a privarlo del gradino più alto, in Bahrain il tedesco ha dovuto fare i conti con l’affidabilità della sua SF16-H nel giro di formazione. In Cina, invece, era stato autoscontro tra Vettel e Raikkonen, con il 28enne di Heppenheim costretto all’errore per la manovra di Kyat che, in Russia, lo ha poi tamponato in partenza. Ma Vettel è pronto a invertire rotta dal Gp di Spagna di Barcellona, primo appuntamento del calendario europeo della Formula 1.

A Barcellona di solito si stabilisce qual è il livello della vettura. Siamo a buon punto e conoscendo bene questo circuito è fondamentale acquisire correttamente tutti i dati – ha dichiarato Vettel – Per ottenere una buona prestazione occorre mettere insieme tutti gli elementi.

Il Montmelò di Barcellona è un tracciato particolarmente esigente con gli pneumatici. Tuttavia, si tratta di un circuito che tutti i team conoscono molto bene, dal momento che in questa stagione è stato sede di tutte le sessioni di test invernali.

Ci sono molte curve, ad alta e bassa velocità, cambi veloci di direzione, varianti lente, e occorre molta trazione dalla macchina e dagli pneumatici. È una gara impegnativa e la gestione delle gomme è di fondamentale importanza – ha concluso il tedesco.

Dello stesso parere il direttore sportivo della Ferrari, Diego Ioverno, che affronta il tema dal punto di vista organizzativo.

Il GP di Spagna è la prima gara in calendario in cui la movimentazione delle vetture e dei materiali viene effettuata via terra piuttosto che in aereo e dal punto di vista operativo questo offre ai team una serie di vantaggi – spiega – Si possono preparare le macchine in azienda e utilizzare i nostri motorhome e tir uffici, con tutto quello che ne deriva dal punto di vista a livello di operatività e ricezione degli ospiti.

Il circuito di Barcellona è ben noto ai team, perché è lì che si sono svolti anche i test invernali – prosegue – È una gara particolarmente stressante per le gomme e si vedranno più pit-stop del solito, certamente questo la renderà più movimentata.

19 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views