F1, Vettel: “Il cittadino di Baku solo al simulatore ma sembra entusiasmante”

È una vera lotta contro il tempo quella che il Circus della Formula 1 sta affrontando per spostarsi dal Canada all’Azerbaijan per l’ottavo round del mondiale, il Gp d’Europa, assente da Valencia 2012 e che ritorna il prossimo fine settimana su un nuovo circuito, realizzato nella zona della città vecchia della capitale Baku. Con i suoi 6.007 metri, il tracciato è secondo in lunghezza solo a quello di Spa-Francorchamps e si preannuncia come il cittadino più veloce di sempre, dal momento che tra le sue caratteristiche spicca un rettilineo lungo 2,2 chilometri, ma anche come il circuito più stretto per la sequenza del tratto misto tra le curve 8, 9 e 10, dove la sede stradale è larga poco più di 7 metri.
Baku? Non vedo l'ora. Novità assoluta per Sebastian Vettel che reduce dal secondo posto di Montreal, è ansioso di prendere confidenza con il nuovo circuito, dopo averlo percorso solo al simulatore.
Non conosco l’Azerbaijan, so che si trova sul Mar Caspio e Baku è proprio lì sulle rive Non vedo l’ora di andarci, e ho sentito parlare molto bene – ha ammesso Vettel – Credo sia sempre bello andare su un nuovo circuito e in una città che non conosciamo perché è un’occasione per vedere cose diverse.
Sembra che il tracciato sia entusiasmante, in buona parte attraversa la città e in alcuni punti è molto stretto.
È un circuito cittadino e non vedo di vederlo perché in generale amo questo genere di tracciati. Di solito sono molto difficili, irregolari, stretti. Spero che anche Baku risponda a queste caratteristiche e che sia in linea con gli altri circuiti di questo tipo
Cittadino molto difficile. A fare il punto sulle caratteristiche e sulle insidie della prima novità dopo il debutto del circuito di Sochi, in Russia, nel 2014, è Riccardo Adami, l’ingegnere di pista di Vettel, che ha analizzato il circuito di Baku, focalizzando l’attenzione su quelle che potrebbero essere le scelte di assetto della SF-16H in considerazione del lungo rettilineo e dell’impegnativa parte mista.
Ci trasferiamo a Baku, prima volta in F1 su questo tracciato, completamente nuovo, un circuito cittadino – spiega Adami – finora lo abbiamo visto solo al simulatore.
Con Sebastian abbiamo fatto una sessione dedicata per impararne le caratteristiche. È una pista molto difficile, con tante curve e un lungo rettilineo di oltre 2 chilometri. Sarà quindi un compromesso tra questo lungo rettilineo e la parte cittadina.
La curva 8 – la curva della Torre, ndr – è molto impegnativa, almeno per il simulatore. È un punto molto stretto, dove la pista si restringe molto più di quella di Montecarlo, quindi i piloti si troveranno davanti una sfida diversa nel cercare di attraversare questa parte storica della città, con questo imbuto che si viene a formare. Vedremo come affronteranno questa curva.
Quanto alle condizioni meteo che la scuderia di Maranello si troverà ad affrontare nel Caucaso, Adami considera l’importanza dello sbalzo termico in confronto alle fresche temperature dell’ultimo weekend in Canada.
Dovrebbe fare caldo ed esserci vento. Per quanto ne sappiamo dovrebbe essere un fattore abbastanza importante da tenere in considerazione, che impatta sull’assetto, quindi dovremo fare delle scelte di compromesso per il degrado gomme e per avere una aderenza nella parte mista, ma anche per le frenate importanti dopo il lungo rettilineo e tante curve a 90°. Quindi un misto tra assetto per rettilinei e curve lente.