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F1, Vettel (presto di nuovo papà) e tabù Abu Dhabi da sfatare

Il tedesco della Ferrari mantiene la privacy sulla nascita del terzo figlio mentre sull’ultima gara dell’anno assicura: “Dovrebbe trattarsi di una gara con un solo pit-stop per cui la qualifica sarà di grande importanza”. Binotto fiducioso: “Vogliamo chiudere con un risultato da ricordare”.
A cura di Valeria Aiello
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Sebastian Vettel, 32 anni / Getty
Sebastian Vettel, 32 anni / Getty

Sebastian Vettel vuole concentrarsi solo sull’ultimo round della stagione “in cui cercheremo di portare a casa il miglior risultato possibile”. Allo Yas Marina di Abu Dhabi, dove domenica si correrà l’ultima gara del 2019, la Ferrari ha necessità di chiudere la stagione con un risultato positivo, per poi concentrarsi sul primo test in ottica 2020, previsto per le giornate di martedì 3 e mercoledì 4 dicembre, sempre sul circuito arabo. “Oltre ad essere l'ultima gara del 2019, il Gran Premio di Abu Dhabi segnerà per molti aspetti anche l’inizio della stagione 2020 – ha premesso Vettel – . Molti team testeranno alcune parti in prospettiva dell’anno prossimo anche nelle prove libere del venerdì. Poi, martedì e mercoledì dopo la gara ci sarà come al solito la sessione di test che ci permetterà di lavorare tanto sulle gomme della prossima stagione che su quelle 2021”. Prima però, occorrerà riscattare la figuraccia dell’incidente di Interlagos che ha costretto entrambe le Ferrari al ritiro. Al rientro dal Brasile, Vettel e Charles Leclerc non si sono più incontrati di persona ma hanno continuato a parlare giorno dopo giorno con il team principal Mattia Binotto che, dopo Interlagos, aveva anticipato un incontro ‘a bocce ferme’ tra i due piloti.

Vettel, terzo bebé in arrivo e tabù da sfatare

La scorsa settimana Leclerc è stato a Maranello dove era programmata una video conferenza con Vettel, rimasto invece in Svizzera per restare accanto alla moglie Hanna Prater in dolce attesa. Il tedesco sta mantenendo l’assoluto riserbo sulla nascita del suo terzo figlio (o figlia) dopo Emily e Matilde e, alla stessa maniera, non è trapelato nulla del chiarimento tra i due piloti o se (e come) in futuro verranno decisi eventuali ordini di scuderia. In particolare a Abu Dhabi, dove Seb dovrebbe aiutare il compagno di squadra a battere Max Verstappen e conquistare il terzo posto in campionato. Un’impresa tutt’altro che semplice perché, se da un lato l’olandese della Red Bull ha un vantaggio di 11 punti sul monegasco, dall’altro le caratteristiche dello Yas Marina in passato non hanno mai premiato le Ferrari: nelle 10 edizioni del GP di Abu Dhabi finora disputate, la Rossa non ha mai vinto, chiudendo tre volte in seconda posizione (l’ultima lo scorso anno con Vettel dietro a Lewis Hamilton) e tre volte in terza. Nello specifico, il primo e l’ultimo settore, decisamente lenti e tortuosi, non si dovrebbero sposare al meglio i punti di forza della SF90, cioè efficienza aerodinamica e potenza della power unit.

Abu Dhabi è una pista con molte curve da bassa e media velocità – ha spiegato Vettel – . Diversamente da quanto accaduto a San Paolo, la Pirelli ha comunicato che porterà le tre mescole più morbide ma credo che nonostante questo, dovrebbe trattarsi di una gara con un solo pit-stop, perché è troppo difficile superare nonostante ci siano due chiare zone DRS. Va da sé che la qualifica sarà di grande importanza. Vogliamo terminare questa stagione in crescendo anche se sappiamo che i nostri rivali sono molto forti. Mi aspetto una gara appassionante”.

Binotto: "Vogliamo chiudere con un risultato da ricordare"

Al netto di errori e strategia sbagliate, il bilancio della Ferrari è ad ogni modo positivo. “Ci sono stati alti e bassi: la prima parte della stagione non è andata come volevamo ma quei momenti difficili mi hanno dato modo di vedere lo spirito di squadra, la compattezza, la capacità di rimboccarsi le maniche e la voglia di lottare per recuperare – ha dichiarato Mattia Binotto – . Particolarmente significativa è stata la reazione che si è vista dopo la pausa estiva, con sei pole position consecutive e tre vittorie di fila, tra cui quella di Monza arrivata pochi giorni dopo aver celebrato in maniera incredibile i 90 anni della Scuderia. È evidente che essere il secondo costruttore dietro alla Mercedes non è decisamente abbastanza per la Ferrari ed è per questo che stiamo già guardando avanti, all’intenso lavoro che ci sarà da fare durante l’inverno per continuare a crescere come squadra.  L’ambizione è quella di tornare più forti per essere all’altezza delle sfide che ci attendono. Questo weekend cercheremo di dare il massimo per concludere la stagione con un risultato da ricordare”.

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