F1, Vettel: “Singapore è un Gran Premio speciale, ho ottimi ricordi”
Dopo il podio di Monza la Ferrari non ha nessuna intenzione di smettere. Le Rosse arrivano all'appuntamento con l Gran Premio di Singapore con 11 punti di ritardo dalle Red Bull che occupano attualmente la seconda posizione nel mondiale costruttori: l'obiettivo minimo, come dichiarato anche da Kimi Raikkonen, è la piazza d'onore alle spalle delle Mercedes, ormai inarrivabili, il sorpasso potrebbe arrivare già questo fine settimana.
L'ultima vittoria targata Ferrari
Una doppia missione quella che attende il Cavallino: conquistare la prima vittoria stagionale ed effettuare il controsorpasso alla scuderia di Milton Keynes. Per farlo la Ferrari punta tutto su Sebastian Vettel, capace di vincere 4 edizioni sulle 8 disputate; quella del 2015 fu anche l'ultima volta che il ferrarista salì sul gradino più alto del podio. Adesso è arrivato il momento di interrompere il digiuno.
Ho ottimi ricordi degli anni precedenti a Singapore, sono stato in grado di vincere in passato e non vedo l'ora di tornarci. E ‘abbastanza difficile come Gran Premio. Si svolge di notte – ha dichiarato il tedesco – ed è molto diverso dagli altri, soprattutto per i punti di riferimento. La pista è molto ruvida, irregolare, lunga, con giri che durano molto quindi è necessario rimanere concentrati a lungo.
Un Gran Premio speciale
Un Gran Premio atipico quello di Singapore sia perché è l'unico che si corre in notturna, sia per lo sforzo fisico tanto da essere considerato dai piloti il più duro di tutta la stagione. Ad aggiungere una ulteriore difficoltà c'è il tempo con temperature spesso elevate e con un grande tasso di umidità.
Di solito è molto caldo e umido quindi il lavoro all'interno della vettura è piuttosto duro, ma penso che sia qualcosa di cui tutti noi godiamo. Cerchiamo di rimanere legati all'orario europeo ed è abbastanza divertente perché rimaniamo in piedi fino a tardi e ci svegliamo nel mezzo della giornata. E' un Gran Premio speciale per tutti i piloti e anche per i team. Nonostante siano solo pochi anni credo che oramai sia diventato un classico.