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Fca, anche Renzi al Mef di Modena con Elkann e Marchionne

Domani pomeriggio al Museo Enzo Ferrari per intervenire all’incontro a porte chiuse voluto dal presidente di Fca, John Elkann, con gli esponenti delle famiglie di imprenditori internazionali e esperti stranieri. Alla riunione ci sarà anche l’ad Marchionne, alla vigilia della quotazione della Ferrari in Borsa.
A cura di Valeria Aiello
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Un incontro strettamente privato e voluto dal presidente di Fiat Chrysler, John Elkann alla vigilia della quotazione della Ferrari a Wall Street, cui interverrà anche il premier Matteo Renzi. L’incontro a porte chiuse, domani pomeriggio, giovedì 8 ottobre, dopo le 16, organizzato al Mef, il Museo Enzo Ferrari di Modena, con gli esponenti delle famiglie internazionali di imprenditori e ospiti stranieri cui parteciperà anche l’amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne. Per il premier si tratta del secondo incontro in meno di un mese nella cittadina emiliana, dopo quello organizzato con il presidente francese Hollande. All’incontro, che proseguirà anche nella giornata di venerdì, potrebbe aggiungersi una visita agli stabilimenti Ferrari a Maranello. In serata, la cena di gala al Mef.

Ferrari verso Wall Street. Si avvicina l’offerta pubblica iniziale di Ferrari, probabilmente di un miliardo di dollari, finalizzata alla quotazione al New York Stock Exchange del 10% del capitale del Cavallino, con prezzo di collocamento che dovrebbe essere fissato entro la settimana del 12 ottobre, ad almeno un anno dalla fusione tra Fiat e Chrysler. Nel gruppo di banche in campo, Ubs, Merril Lynch e Banco Santander, cui si sono aggiunte Bnp-Paripas, Mediobanca, Jp Morgan e Allen&Co. Dal prospetto depositato alla Sec, Fca prima venderà il 10% della propria partecipazione, poi riceverà da Ferrari un pagamento di 2,5 miliardi e infine scinderà la partecipazione residua della Ferrari distribuendola tra gli azionisti. Exor avrà il 24% di Ferrari, Piero Ferrari il 10% e i soci il 66%. In termini di voto, Exor avrà il 33,4%, Piero Ferrari il 15,3% mentre gli altri azionisti saranno al 51%.

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