Fca, i sindacati chiedono il rinnovo del contratto con aumenti del 10%

In attesa dell’incontro con i nuovi vertici FCA in programma a fine novembre, i rappresentati di Fim, Uilm, Fismic, Uglm e quadri (mancava solo la Fiom) hanno presentato a Roma, nel corso dell’assemblea nazionale di sindacati, la piattaforma di rinnovo contratto collettivo di lavoro Fca, Chn Industrial e Ferrari in scadenza a fine anno. La richiesta delle segreterie nazionali è “un aumento pari al 10% della paga base” da raggiungere, a regime, in quattro anni. Attualmente, la paga base è più bassa di 30 euro rispetto al contratto dei metalmeccanici, anche se lo stipendio complessivo è maggiore grazie i premi produzione. Tra le proposte, frutto delle discussioni svolte prima da ciascun sindacato e poi congiuntamente dalle sigle firmatarie del contratto, anche la richiesta di maggior flessibilità sull’orari di lavoro.

I rappresentanti dei lavoratori chiedono “di procedere a un rinnovo contrattuale quadriennale, nonché parallelamente di avviare un confronto per chiarire le prospettive industriali e occupazionali di tutti gli stabilimenti italiani, affinché la tutela occupazionale sia una priorità assoluta condivisa dalle parti”. I sindacati hanno precisato che lo stipendio medio annuo (terzo prima fascia) sarà di 2.279 euro, con un aumento che, per questa fascia retributiva, al quarto anno sarà pari a 175 euro mensili. Nella piattaforma che verrà sottoposta l’8 e 9 novembre prossimi al voto del consiglio delle Rsa di ciascuno stabilimento, si chiede anche di non aprire la procedura di raffreddamento per lo sciopero nel caso sia “impossibile svolgere le prestazioni in condizioni di sicurezza”. Se il testo sarà approvato, verrà inviato alla dirigenza di Fca, Chn e Ferrari, al fine di avviare la trattativa di rinnovo. La Fiom, che non fa parte della piattaforma, ha nel frattempo organizzato una settimana di mobilitazione a Torino.