FCA, il vescovo di Melfi a Marchionne: “Conceda il riposo domenicale agli operai”

Con una lettera aperta, il vescovo di Melfi, Mons. Gianfranco Todisco, chiede al presidente di Fca, Sergio Marchionne, di sospendere la produzione di Jeep Renegade e Fiat 500X nello stabilimento di Melfi (Potenza) dell’ex Lingotto, dalle ore 22 del sabato alle 22 di domenica, per permettere a “tutti i lavoratori” di poter “trascorrere l’intera giornata di riposo festivo assieme ai loro familiari”. Mons. Todisco, vescovo della diocesi di Melfi, Rapolla e Venosa dal 2003 spiega che “la ripresa dell’attività lavorativa, dopo il forzato riposo dovuto alla crisi economica e al riammodernamento degli impianti, è stata una vera boccata d’ossigeno sia per l’Azienda che per migliaia di dipendenti” e che “più di qualcuno ha parlato del miracolo Fiat”, augurandosi di cuore che duri il più a lungo possibile
Si tratterebbe invece un ulteriore “miracolo senza intervento divino” se “dopo la breve pausa estiva, quando a pieno ritmo riprenderà il lavoro, dalle ore 22 del sabato alle ore 22 di domenica tutti i lavoratori impegnati nella catena di montaggio possano trascorrere l’intera giornata di riposo festivo assieme ai loro familiari. In fin dei conti, consegnare un’automobile con un giorno di ritardo non sconvolge il piano di produzione, che in questo momento va a gonfie vele” scrive Mons. Todisco, spiegando che con la sospensione della produzione domenicale per 24 ore “il prodotto FCA acquista un valore aggiunto, perché mette al primo posto la dignità della persona umana”. La richiesta di Mons. Todisco “non fa alcun riferimento alle motivazioni di fede – sottolinea l'alto prelato, per cui “tutte le motivazioni del riposo domenicale sopra elencate acquistano un sapore speciale. Anche chi non crede o non pratica – ha concluso, può sperimentare gli effetti benefici del riposo domenicale”.