Fca scivola in Borsa, accusata di aver falsificato i dati delle vendite Usa

Settore auto europeo al tappeto in una giornata difficile per tutti i mercati per le preoccupazioni sulle vendite 2015 in Russia, in calo, secondo gli analisti anche del 47%, percentuale che scende al 30% secondo la stampa locale. In settore negativo i principali listini europei, con Parigi e Francoforte che perdono oltre il punto percentuale. Tensione sul listino azionario di Parigi, dopo la notizia delle perquisizioni di quattro sedi Renault in Francia, con il titolo Renault che perde circa il 10% dopo aver segnato un calo teorico del 20%. Giornata in ribasso anche a Piazza Affari, dove il Ftse Mib ha ceduto il l’1,67% e il Ftse Share l’1,7%.
Andamento particolarmente negativo per Fca che perde il 7,94% a 6,84 euro, riammesso alle contrattazioni dopo il terzo congelamento dall’apertura, travolto dalla notizia pubblicata da Automotive News di “due concessionari del gruppo Fca di Chicago che hanno intentato una causa civile per essere stati indotti, dietro grandi ricompense di denaro, a segnalare i veicoli invenduti come venduti. L’azione legale depositata martedì scorso a Chicago, sostiene che i concessionari abbiano ricevuto somme di denaro per falsificare i dati di vendita nell’ultimo giorno del mese, per poi “tornare indietro” e correggerli il giorno lavorativo seguente, prima che la garanzia sul veicolo venga processata e si attivi” scrive il sito americano.
Attraverso una nota Fiat Chrysler ha precisato di aver appreso che “un concessionario negli Stati Uniti ha promosso contro Fca Us una causa nella quale sostiene che Fca Us gli avrebbe offerto incentivi finanziari affinché registrasse falsamente le vendite, riportando vendite al dettaglio in un determinato mese e cancellandole in quello successivo. Sebbene l’atto di citazione non sia ancora stato notificato a Fca Us – aggiunge l’ex Lingotto – la società è convinta del fatto che la causa sia infondata e sia stata promossa dal legale interno del concessionario proprio nel momento in cui Fca Us discuteva con il gruppo del concessionario della necessità che quest’ultimo rispettasse i propri impegni in base a taluni dei contratti di concessione. La società ha piena fiducia nella integrità dei suoi processi di business e dei suoi rapporti con la rete e intende difendere vigorosamente il caso”. Nonostante la nota, il titolo è rimbalzato dai minimi, trascinandosi dietro Exorm che cede il 7,86% e Ferrari in calo del -4,6%.