Fca, utili raddoppiati ma cresce il debito
Approvati dal Consiglio di Amministrazione di Fiat Chrysler Automobiles, ieri a Londra, i risultati del primo trimestre 2016: ricavi netti a 26,6 miliardi di euro, in crescita del 3% e utile operativo a 1,4 miliardi di euro, quasi raddoppiato rispetto al primo trimestre del 2015. Nei primi conti dallo scorporo di Ferrari, l’Ebit adjusted cresce del 97%, da 700 milioni di euro a 1,379 miliardi, con margine della regione Nafta raddoppiato al 7,2%, e quello di Emea quasi quadruplicato all’1,9%. Utile netto adjusted a 528 milioni di euro dai 31 milioni di euro “per effetto della forte performance operativa”. A livello globale, da inizio anno consegnati 1.086.000 veicoli, con una variazione dell’1% rispetto all’anno precedente. Consegne di Jeep salite a 326.000 unità, in aumento del 15% rispetto al primo trimestre 2015. Avviata la produzione della nuova Chrysler Pacifica, del Maserati Levante e della Fiat Mobi. In Cina, la produzione della Jeep Renegade è iniziata ad aprile.
Incremento di 1,5 miliardi di euro per l’indebitamento netto industriale che sale a 6,6 miliardi di euro dai 5 miliardi di fine dicembre, “principalmente attribuibile all’impatto negativo, pari a 1,3 miliardi di euro, della normale stagionalità del capitale di funzionamento, accentuato dal rallentamento produttivo per il passaggio a nuovi modelli e dai minori volumi di autovetture negli Stati Uniti”. Confermati i target per l’anno in corso, ricavi netti a oltre 110 miliardi di euro, Ebit adjusted a oltre 5,0 miliardi di euro, utile netto adjusted a oltre 1,9 miliardi di euro e riduzione dell’indebitamento netto industriale a meno 5,0 miliardi di euro a fine 2016.