Ferrari, 2017 altro anno record per il Cavallino: consegnate 8.398 vetture
Altro anno record per la Ferrari che chiude il 2017 con un utile netto di 537 milioni, il 26,4% in più rispetto ai 400 milioni del 2016: lo dicono i risultati di esercizio, trainato dall’incremento delle vendite, con consegne globali pari a 8.398 unità a fronte delle 8.014 consegnate nel 2016 (+4,8%). In crescita del 25,1% le vendite dei modelli 12 cilindri (V12) mentre quelle dei modelli a 8 cilindri (V8) sono state in linea con l’esercizio precedente. In particolare, la forte performance dei modelli V12 è stata guidata dal successo della Ferrari GTC4Lusso e della 812 Superfast. Nel secondo trimestre del 2018, inoltre, scatteranno le consegne della nuova Portofino.
Nel dettaglio, i ricavi netti hanno registrato un incremento del 10% a 3.417 milioni di euro, l’Ebitda è cresciuto del 23% a 1.036 miliardi, l’Ebit ha guadagnato il +30% a 775 milioni (+30%) per un l’utile netto in aumento del 26,4% a 537 milioni di euro. Tra i risultati positivi, il calo dell’indebitamento industriale netto, da 653 milioni del 2016 a 473 milioni del 2017.
“All'interno della regione EMEA che ha registrato un'espansione di quasi il 4% – spiega Ferrari in una nota – Francia, Italia e Regno Unito hanno messo a segno una crescita a due cifre, mentre la Germania ha registrato un incremento nella fascia media dei valori a una cifra. Le Americhe sono cresciute del 4,6% e il resto della regione Asia Pacifico (APAC) del 12,3%. Cina, Hong Kong e Taiwan, su base aggregata, sono rimaste sui livelli dell’anno precedente a causa del rallentamento registrato a Hong Kong, dovuto alla decisione di Ferrari di concludere la collaborazione con il distributore nel 2016 e al fatto che il nuovo distributore è diventato pienamente operativo nel terzo trimestre 2017”.
Previsto un dividendo pari a 0,71 euro per azione ordinaria, corrispondente alla distribuzione complessiva agli azionisti di circa 134 milioni di euro. Per il 2018 la casa di Maranello stima consegne superiori alle 9.000 vetture, incluse le supercar, ricavi netti superiori a 3,4 miliardi di euro, adjusted Ebitda a 1,1 miliardi e calo dell’indebitamento industriale a circa 400 milioni. Più a lungo termine, il Cavallino si attende un adjusted Ebitda di 2 miliarsi e un free cash flow industriale di 1,2 miliardi non oltre il 2022 e di azzerare l’indebitamento industriale netto, (includendo distribuzioni di dividendi ed escludendo riacquisti di azioni) non oltre il 2021.