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Ferrari, 5 cose da dimenticare del 2015

Nonostante il bilancio positivo, il 2015 è stato un anno in cui provare delle situazioni per acciuffare la Mercedes: dalla prossima stagione bisogna correggere gli errori commessi sia in qualifica che in gara se si vuole correre per la conquista del titolo. Con Jules Bianchi sempre nel cuore.
A cura di Vito Lamorte
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Parlare di una stagione importante e positiva per Ferrari è giusto ma bisogna anche guardare l'altra faccia della medaglia e esaminare cosa non è andato per il verso giusto per cercare di correggere e tentare l'assalto al trono delle Mercedes. Il 2015 è stato un anno importante ma, proprio nei momenti in cui per la Ferrari sembrava dovesse arrivare il salto di qualità si è verificata qualche situazione spiacevole. Oltre agli errori in pista, l'anno della Ferrari è stato sicuramente segnato dalla scomparsa di Jules Bianchi, giovane in orbita Cavallino e con un gran futuro davanti.

1. La strategia. Mai dare nulla per scontato. La clamorosa eliminazione nel Q1 delle qualifiche del Gran Premio di Abu Dhabi può essere il frutto di diverse situazioni (fine stagione, nessun trofeo in palio, etc..) ma errori come quello una squadra come la Ferrari non se li può permettere per nessun motivo. Per vincere un titolo con una Mercedes del genere, bisogna essere perfetti.

2. Kimi e i suoi errori.  A Raikkonen gli vogliamo un gran bene ma qualcosa da aggiustare per il prossimo anno c'è. Le prestazioni del pilota finlandese sono migliorate nettamente rispetto al 2014, e il quarto posto nella classifica Piloti lo dimostra, ma in alcune occasioni Kimi è apparso troppo frettoloso e non pronto ad attendere il momento giusto per fare le sue mosse. Il testacoda in Canada, i botti con Alonso e Bottas, solo per citarne alcuni, sono stati degli episodi che hanno macchiato la stagione del campione del mondo 2007. Lo stesso Kimi ha dichiarato: "Nel 2016 bisogna ridurre gli errori".

3. Ahi ahi Mexico! A Città del Messico è andata in scena la prestazione più brutta dell'annata ferrarista. Vettel è stato protagonista di una marea di errori mai visti prima. Il campionario è vasto: parte male e si fa infilare subito da Kvyat. Poi poco dopo si tocca con Ricciardo e buca. Va ai box per cambiare gomma ma quando torna in pista è ultimo. A questo punto due dritti e poi un testacoda che finisce sulle barriere. Addio gara! Stesso discorso per Kimi Raikkonen che dopo una bella rimonta, per il cambio motore era partito dalle retrovie, si tocca con Bottas e spacca la sospensione posteriore. Ritiro anche per lui.

4. Migliorare le qualifiche. La Mercedes è sempre stata superiore alla Ferrari sul giro secco e questa è una delle basi da migliorare per poter sferrare il definitivo attacco al Mondiale. Nelle ultime gare il gap sembrava essersi ridotto ma, così come stanno lavorando gli ingegneri a Maranello, anche a Brackley si stanno dando da fare per riuscire a vincere il terzo titolo consecutivo.

5. Ciao Jules. Dopo nove mesi di coma il giovane pilota francese è scomparso e la sua mancanza si sente forte a distanza di mesi. Jules faceva parte di un gruppo ristretto di piloti che la Ferrari aveva sotto occhio, anche perchè cresciuto nell'Academy, e aveva un futuro radioso davanti a sè. La speranza è che in futuro non ci siano più situazioni come quella che ha visto protagonista Jules Bianchi a Suzuka.

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