Ferrari a caccia del mondiale, ecco perché il 2019 potrebbe essere l’anno giusto
Il 2018 ha rappresentato l'ennesima delusione per la Ferrari: la scuderia di Maranello, infatti, ha visto ancora una volta trionfare Lewis Hamilton e i rivali della Mercedes, capaci di aggiudicarsi rispettivamente il titolo piloti e quello costruttori, lasciando alla Rossa solo le briciole di un mondiale che avrebbe potuto essere diverso. Il team italiano, però, ha dimostrato di potersela giocare alla pari per lunghi tratti della stagione e nel 2019 ci riproverà di nuovo: ecco perché quella che inizierà a marzo potrebbe essere la stagione giusta per tornare finalmente al successo.
La voglia di riscatto di Vettel
Il 2018 di Sebastian Vettel ha rappresentato un paradosso; quello appena concluso, infatti, è stato il miglior anno del tedesco da quando è alla Ferrari terminato con il record di punti messi a segno con il Cavallino e 5 vittorie, eguagliando il suo record stabilito nel 2017. All'interno della stagione, però, sono stati diversi gli errori commessi dal quattro volte campione: dal lungo di Baku all'incidente a Hockenheim, passando per le penalità in Austria e in Francia, fino al duello perso a Monza con Lewis Hamilton quando il testacoda della sua Rossa ha reso evidente come anche la fortuna gli abbia girato le spalle. Nel 2019 Vettel partirà con la voglia di rifarsi, una garanzia per il successo a patto di riuscire a limitare errori ed esuberanza.
La freschezza di Leclerc
Un cambio epocale quello che vivrà la Ferrari nel 2019: salutato Raikkonen, infatti, il Cavallino ha deciso di puntare con forza su Charles Leclerc, giovane prodigio della Formula 1 che, alla sua prima stagione in Formula 1, ha portato l'Alfa Romeo Sauber costantemente a punti permettendo alla scuderia elvetica di piazzarsi all'ottavo posto nel mondiale costruttori. Voluto fortemente dal presidente Marchionne – che lo aveva già indicato come uno dei talenti più puri nel panorama del motorsport – e cresciuto nella Ferrari Driver Academy, il monegasco porterà una ventata di freschezza in seno alla scuderia italiana; il suo talento potrà essere utile alla causa soprattutto per rosicchiare punti ai rivali della Mercedes, favorendo così la Rossa nella rincorsa al titolo costruttori.
Il gap azzerato con Mercedes
Mai come nel 2018 la Ferrari ha mostrato di aver raggiunto il livello della Mercedes: a Maranello sono riusciti a colmare il gap con le Frecce d'argento e i risultati in pista, per larga parte della stagione, hanno dato ragione agli ingegneri in rosso mettendo in grossa crisi la scuderia capace di dominare l'era ibrida della Formula 1. Diverse le gare, infatti, nella quale le due monoposto del team italiano sono riuscite a tenere a distanza Hamilton e Bottas; il progetto legato allo sviluppo della power unit, nel 2019, proseguirà sulla falsa riga dell'anno passato e se gli aggiornamenti portati in pista durante il corso del mondiale daranno i propri frutti la Ferrari potrebbe sul serio giocarsela alla pari con i rivali.
Il record di punti messi a segni nel 2018
Sei vittorie non sono state sufficienti alla Ferrari per portarsi a casa il mondiale, ma sono bastati per siglare un record; i 571 punti fatti registrare da Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel nel 2018, infatti, rappresentano il massimo punteggio della casa di Maranello in Formula 1. Una base di partenza importante dalla quale ripartire nel 2019, consapevoli di avere nelle proprie corde numeri importanti; servirà ripeterli e migliorarli per sperare di mettersi finalmente alle spalle la Mercedes, ma la Rossa ha dimostrato di aver ormai raggiunto, almeno a livello di numeri e prestazioni i grandi rivali nella corsa al titolo. Manca solo l'ultimo gradino, il più difficile, ma quello appena iniziato potrebbe essere l'anno giusto per interrompere un digiuno che, dalle parti di Maranello, comincia a essere fastidioso.