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Ferrari, addio sogni iridati: Leclerc e Vettel fuori dalla lotta per il mondiale piloti

La gara di Suzuka, oltre a consegnare il 6° titolo costruttori consecutivo alla Mercedes, ha anche estromesso dalla lotta al mondiale piloti i due ferraristi: Leclerc, infatti, accusa un ritardo da Hamilton di 115 punti mentre Vettel addirittura 126. Un margine incolmabile per entrambi nonostante alla conclusione della stagione 2019 manchino ancora 4 gare.
A cura di Matteo Vana
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Mancava solo la matematica, adesso è arrivata anche quella: Charles Leclerc e Sebastian Vettel non possono più puntare alla conquista del titolo piloti. Il Gran Premio del Giappone ha emesso i suoi verdetti lasciando alla Ferrari la possibilità di raccogliere solo le briciole negli ultimi 4 appuntamenti che rimangono nel 2019: oltre al 6° mondiale costruttori consecutivo conquistato dalla Mercedes, infatti, la pista di Suzuka ha stabilito che il campionato piloti potrà finire solamente nelle mani di un pilota delle Frecce d'argento, ossia Lewis Hamilton o Valtteri Bottas.

Charles Leclerc insieme a Sebastian Vettel - Getty images
Charles Leclerc insieme a Sebastian Vettel – Getty images

Un divario, quello accumulato dai due piloti della Rossa, troppo ampio per essere colmato nelle ultime 4 gare rimanenti da qui alla fine della stagione: a disposizione dei piloti, infatti, ci sono ancora 104 punti – 25 per ogni vittoria più i 4 per il giro veloce conquistato in gara – da assegnare, ma il margine di vantaggio di Hamilton nei confronti dei due ferraristi supera ampiamente questa cifra. Leclerc, primo dei piloti del Cavallino con 223 punti, ha ben 115 lunghezze da recuperare al britannico mentre Vettel, 4° nel mondiale a pari merito con Max Verstappen, addirittura 126; una distanza troppo ampia per essere colmata e che costringe i piloti della scuderia italiana a rimandare i sogni di gloria alla prossima stagione estromettendoli dalla lotta al titolo 2019.

L'unico che in teoria può ancora insidiare Hamilton è il suo compagno di squadra Valtteri Bottas; il finlandese, infatti, grazie alla vittoria di Suzuka, ha accorciato in classifica portandosi a 64 punti dal leader del mondiale. Una distanza che, con 4 gare ancora da disputare, permetterebbe al pilota Mercedes di coltivare sogni di gloria, soprattutto adesso che la casa di Brackley ha tra le mani il 6° titolo costruttori consecutivo e che potrebbe decidere di lasciar liberi i propri piloti di battagliare senza intromettersi con ordini di scuderia volti a favore dell'uno o dell'altro. Comunque vada sarà uno dei due piloti Mercedes ad alzare il trofeo riservato al miglior pilota del 2019 confermando come, nell'era ibrida, siano le Frecce d'argento le dominatrice assolute della Formula 1.

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