Ferrari, Arrivabene: “Basta secondi posti”
Maurizio Arrivabene non vuole più scuse. "Se hai una macchina competitiva non devi preoccuparti del meteo…", sono queste le parole con cui ha iniziato la sua intervista al Corriere della Sera che ha così introdotto il weekend del Gran Premio del Bahrain. Il secondo appuntamento del Mondiale di Formula 1 a Sakhir arriva dopo la doppietta della Mercedes e l'incidente di Fernando Alonso che non correrà in Bahrain. La Ferrari è riuscitaa portare Sebastian Vettel sul podio dopo una grande partenza di entrambi i piloti. Il Team Principal della Rossa è tornato sulla gara di Melbourne con un'analisi molto lucida:
"È inutile pensare alla safety car e alle bandiere rosse. Sono circostanze che capitano e le gare bisogna portarle a casa. Punto. Anzi, dobbiamo utilizzare questi eventi per chiederci, al di là delle sfortune o fortune, cosa non è andato. Con il senno di poi forse tentare una strategia diversa fra i due piloti avrebbe dato più indicazioni, ma nessuna certezza. Saremmo arrivati primi? Non lo so, non credo".
In prospettiva Mondiale Arrivabene fa chiarezza su quali sono gli obiettivi della scuderia di Maranello:
"L’obiettivo non è vincere questa gara o la prossima. Qui bisogna ragionare in altri termini: cosa dobbiamo fare per prenderci il «bottino grosso» a fine anno?".
Il capo della Gestione Sportiva della Rossa glissa su un altro eventuale secondo posto nel Mondiale:
"Se lotti fino all’ultima gara e ne vinci tante sei sempre il primo dei perdenti ma con dignità. Comunque non guardiamo a quel traguardo: dobbiamo ottenere molto di più".
Alla domanda su chi è il suo pilota preferito del passato, Arrivabene ha risposto:
"Sono sempre stato un grandissimo fan di Gilles Villeneuve. Per la passione, il coraggio e la dedizione totale. Di Ayrton Senna e Michael Schumacher per gli stessi motivi e perché hanno vinto tutto".
Infine sulla situazione di Monza afferma: "Assolutamente no. Come non riesco a immaginare una F1 senza Silverstone, Spa, Monaco o il Gp di Germania. Non c’è futuro senza un solido passato. Mi manca anche la Francia".