Ferrari, Arrivabene: “Dobbiamo puntare più in alto”
Maurizio Arrivabene si sta prendendo la Ferrari poco alla volta. Quando è arrivato nessuno sapeva chi fosse, tranne gli addetti ai lavori. Adesso i tifosi del Cavallino pendono dalle sue labbra e il suo modo di comunicare, che può piacere o meno, funziona. Dopo le prove si era detto "incazzato", dopo la gara era "contento a metà", perchè aveva sul podio di Melbourne solo la monoposto di Sebastian Vettel mentre quella di Kimi Raikkonen era già nei box per un problema dopo i pit stop. Maurizio Arrivabene potremmo definirlo "l'incontentabile". L’ex dirigente della Phillips Morris vuole tornare a inculcare nella scuderia più gloriosa della storia della Formula 1 una mentalità vincente: "L’ho detto anche ai ragazzi: ora che ci siamo, bisogna puntare più in alto. Non pensare da secondi".
Lo stesso Arrivabene ha continuato dicendo: "Sei contento quando vinci, il terzo posto non può bastare. Da tifoso, ho gioito comunque, ma non posso festeggiare solo con una macchina all'arrivo. Abbiamo bisogno di entrambi i piloti per fare punti".
Il Team Principal della Ferrari è voluto ritornare su quanto accaduto a Kimi Raikkonen: "Mi dispiace per Kimi, che finalmente ora sente la macchina e infatti stava andando fortissimo, e anche per i ragazzi ai box, sono sceso dal muretto per andare a tranquillizzarli" ed è già proiettato verso la prossima gara: "In Malesia, su una pista vera, si avrà un quadro più chiaro dei valori, anche perché la Williams, senza nulla togliere al mio amico Massa, correrà anche con Bottas. Poi il passo successivo sarà avvicinarsi alle Mercedes. Più difficile? No, bisogna solo crederci".