Ferrari, Arrivabene fissa l’obiettivo: “Risolvere il problema delle hard!”
Parole chiare, precise. Questo è sicuramente uno dei pregi di Maurizio Arrivabene. Non si nasconde e parla dei problemi affinchè vengano affrontati e risolti. Il Team Principal della Ferrari ha promesso ai tifosi due vittorie nella stagione 2015 ma il successo nel Gran Premio forse è arrivato troppo presto, creando un’aspettative sulla Ferrari superiore al reale potenziale della SF15-T. Arrivabene ha parlato dei problemi della monoposto di Maranello e delle cose su cui operare più celermente: "Ci sono almeno tre cose che non hanno funzionato a Silverstone. Primo: la pista. E non parlo di Silverstone, ma più in generale delle piste veloci, visto che anche a Barcellona abbiamo avuto gli stessi problemi e, probabilmente, li avremo uguali anche in Belgio e in Giappone. Questo ve lo dico subito, ma non è mettere le mani avanti, quanto fare un’analisi seria. Secondo: non riusciamo a sfruttare al meglio le gomme hard. Con un certo tipo di mescole si stanno perdendo troppi chilometri di velocità senza guadagnare niente nelle curve veloci. Questi sono problemi che non ti puoi dimenticare perché sali sul podio e porti a casa un terzo posto. Bisogna essere onesti e guardare le cose per come sono. Tanto più che non sono cose nuove, visto che le avevo già sentite anche negli anni passati, quando avevo un’altra veste".
Il Team Principal della Ferrari si è detto soddisfatto della direzione intrapresa, soprattutto della metodologia utilizzata in termini di lavoro nel backstage, e ha dichiarato ad Autosport: "Stiamo seguendo un normale programma di sviluppo che come detto in altre occasioni proseguirà fino a fine stagione. La nostra intenzione non è inserire un solo grosso aggiornamento ma gradualmente dei pezzi nuovi in modo da poter verificare facilmente cosa funziona e cosa no. Guardando il gap dalla Mercedes si è in effetti mantenuto sullo stesso livello della prima corsa europea in Spagna. Sappiamo che in alcuni dei prossimi appuntamenti saremo in difficoltà, dunque dovremo cercare di concentrarci sulle debolezze".