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Ferrari, Arrivabene: “Mercedes fortissima. Kvyat? Valuteremo i danni a casa”

Il Team Principal della Ferrari è convinto che Vettel non avrà problemi a ripartire dopo i tamponamenti durante la partenza del GP di Russia ma si scaglia contro Kvyat: “L’errore del russo è costato molto di più alla Ferrari che al pilota della Red Bull”.
A cura di Vito Lamorte
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Ennesima domenica in chiaroscuro per la Ferrari. Il ritiro di Sebastian Vettel e il terzo posto di Kimi Raikkonen a Sochi fanno riflettere ma non portano ad abbassare la guardia da parte della scuderia del Cavallino. Maurizio Arrivabene, Team Principal della Rossa, si è soffermato su alcuni punti fondamentali dopo la tappa russa e ha parlato del morale di Vettel dopo la seconda gara non portata a termine su quattro disputate in questo Mondiale. Per il numero uno della Gestione Sportiva della Ferrari, intervistato da Motorsport.it, il tedesco ripartirà subito senza fermarsi troppo a pensare al tamponamento di Kvyat:

"Assolutamente no. Gli ho parlato durante la gara ed anche dopo. Era veramente molto arrabbiato, ma poco dopo stava dialogando con il suo ingegnere in vista della prossima gara. Questa è la reazione di un campione. Non credo che abbia ancora messo in archivio quanto accaduto, ma le motivazioni non si discutono".

Il Team Principal si è soffermato sui contatti tra Sebastian Vettel e Daniil Kvyat tra curva 2 e 3 e ha accusato il pilota della Red Bull dopo averlo difeso in Cina:

"A Shanghai ho detto che Kvyat aveva fatto il suo lavoro, ma qui a Sochi non possiamo dirlo. Può solo scusarsi. La penalità lieve? Non sta a me giudicare, ma posso solo dire che il suo errore è costato più a noi che a lui".

Infine Arrivabene ha parlato del divario con la Mercedes e si augura di non vedere più gli errori commessi nelle prossime 17 gare da Barcellona alla fine del Mondiale:

"Se hai davanti a te una squadra che vince quattro gare su quattro non puoi che prendere atto che sono fortissimi. Ma se guardiamo quanto accaduto a Hamilton, vediamo che anche loro hanno avuto problemi di affidabilità. Bisogna mettergli pressione, è questo il nostro primo obiettivo. A loro tutti i problemi sono capitati su una sola macchina, a noi si sono distribuiti su entrambi. Mancano ancora diciassette gare, è bene sottolinearlo, quindi il tempo per rifarci c’è. Alla sfortuna e alla fortuna non ci credo. Credo al fattore umano. Se si commettono degli errori è però importante imparare a fare in modo che non accadano più".

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