Ferrari, Arrivabene: “Seb e Kimi sono due grandi piloti”
Nonostante un inizio non incoraggiante, Maurizio Arrivabene non si perde d'animo. Dopo le prime tre gare del Mondiale la Ferrari si trova di fronte ad una classifica non proprio rosea ma il capo della Gestione Sportiva è convinto che il progetto SF16-H ha delle solide fondamenta e sa che c’è molto lavoro ancora da fare. Gli obiettivi della Ferrari sono ambiziosi e in un'intervista a Motorsport.it difende i suoi piloti dopo la carambola durante la partenza di Shanghai: "Abbiamo visto che sia in qualifica che in gara ci sono stati degli errori ma la corsa ci ha anche confermato che Kimi e Seb sono due grandi piloti". Ci sono dei rimpianti per come si sono svolte per qualifiche e la gara di Shanghai e Arrivabene non lo nasconde:
"In qualifica potevamo puntare alla pole. Dai calcoli che avevamo fatto dovevamo essere ad un decimo dalle Mercedes, un margine che con una spinta finale del pilota può anche azzerarsi. Poteva starci. Ma sia Seb che Kimi stanno lavorando duro, vengono regolarmente a Maranello e passano molto tempi con i loro ingegneri.In qualifica ci sono stati degli errori, ma fanno parte delle corse. In gara sono stati bravi, ho visto fare anche una cosa eccezionale a Seb, quando in pit-lane ha passato due monoposto. Dimostrando perché oggi il suo stipendio è più alto di quello di Sainz".
La Ferrari ha subito due rotture nelle prime due gare ma il Team Principal risponde continuamente che non si tratta di episodi collegati:
"Assolutamente no. In Australia l’inconveniente è stato legato all’elica del turbo, in Bahrain al software. In Cina era importante ritrovare l’affidabilità, e su questo fronte abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Era un passaggio importante, perché credo che sul fronte della performance ci siamo avvicinati molto. Questa Mercedes è la squadra più forte vista negli ultimi dieci anni di Mondiale, e per batterla è necessario prendersi qualche rischio".
Infine Arrivabene parla della prossima tappa del Mondiale di F1 che sarà a Sochi, circuito non proprio favorevole al Cavallino, dove ci saranno alcune piccole novità sulla monoposto:
"Ci sarà qualcosa, ma nulla di grande portata. Abbiamo deciso da tempo la filosofia di uno sviluppo graduale, perché quando inizi una stagione con un progetto del tutto nuovo, non ha senso portare dei “pacchetti” evolutivi. Bisogna lavorare passo dopo passo, imparando a conoscere la monoposto e lavorando sui punti che vengono identificati come migliorabili. Fare grandi salti rischia di far perdere la direzione".