Ferrari, balzo in Borsa per l’ingresso di Soros nel capitale

Ferrari torna a correre in Borsa dopo i ribassi di inizio anno che hanno scosso i principali mercati per la conferma dell’ingresso nel capitale di un nuovo socio di minoranza, il finanziere statunitense di origini ungheresi George Soros, uno degli investitori più noti nel mondo, che ha acquistato 850.000 azioni Ferrari attraverso il Soros Fund Management, pari allo 0,45% del capitale della Ferrari.
La notizia, diffusa prima dell’apertura dei mercati, è stata accolta positivamente dagli investitori. Acquisti boom per il titolo che a a Piazza Affari guadagna il 10,38%, il migliore del paniere Ftse Mib, tornando stabilmente a sopra i 34 euro (34,45 euro) dopo il minimo di 27,91 euro toccato la scorsa settimana. Dalla quotazione, il titolo ha perso il 30% rispetto ai prezzo dell'Ipo sul New York Stock Exchange (52 dollari per azione), mentre a Piazza Affari aveva esordito il 4 gennaio scorso a 43 euro per azione.
La partecipazione di Soros tra i fondi che detengono quote in Ferrari si colloca al quarto posto, alle spalle del fondo T. Rowe Price che detiene il 4% del capitale. Exor, la holding della famiglia Agnelli, e Pietro Ferrari, figlio del fondatore Enzo, detengono insieme il 34% del capitale a quasi il 50% di diritti in voto.