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Ferrari con AVL per lo sviluppo della power unit

La Scuderia avrebbe intrapreso una collaborazione con l’azienda austriaca per lo sviluppo di alcuni aspetti del V6 turbo.
A cura di Valeria Aiello
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Uno dei punti più deboli dell’intero progetto F14-T è stato il V6 Turbo, l’unico a non vincere nemmeno un Gran Premio nella prima stagione dei propulsori ibridi.

Da Marmorini a Binotto

A pesare sul powertrain Ferrari siglato 059/3 e confezionato dall’ex responsabile del settore motori Luca Marmorini e dal suo team su richiesta dell’ex chief designer Nikolas Tombazis, non solo i 13 chilogrammi di troppo rispetto ai propulsori degli avversari ma anche la soluzione più compatta, con turbo e radiatori più piccoli rispetto alle power unit della Mercedes e della Renault, che avrebbe dovuto compensare la minore potenza rispetto ai propulsori delle avversarie (circa 50 cavalli in meno a confronto con la PU106 tedesca). Per smaltire quel sovrappeso, durante l’estate, era stato sollevato dall’incarico lo stesso Luca Marmorini, cui sarebbe seguita l’uscita di Tombazis, fino al parziale scongelamento dello sviluppo concesso dalla Fia – i 32 gettoni a disposizione dei motoristi per gli aggiornamenti tecnici che si potranno spalmare nel corso dell’intera stagione. Così il presidente Sergio Marchionne e il capo della gestione sportiva e team principal Maurizio Arrivabene nominavano Mattia Binotto responsabile dell’area motoristica affidandogli il difficile compito di colmare il gap da Mercedes e da Renault. Ma non è tutto.

Ad AVL alcuni aspetti del V6 affidato a Lorenzo Sassi

Oltre alla rivoluzione dell’organico di Maranello, secondo quanto riferito da Omnicorse, la Ferrari avrebbe intrapreso una collaborazione con AVL, la più grande azienda indipendente al mondo per lo sviluppo di motori a combustione interna con sede a Graz. L’azienda austriaca produce anche propulsori elettrici e vanta legami con la Red Bull Racing e in particolare a Helmut Marko, ma l’accordo con Maranello riguarderebbe prettamente lo sviluppo di componenti sensibili della parte termica – camera di combustione e pistone – del sei cilindri turbo che è affidato all’ingegner Lorenzo Sassi. I risultati della nuova collaborazione tra AVL e il Cavallino dovranno essere concretizzati secondo i termini che verranno previsti per lo sviluppo delle power unit da parte della Federazione Internazionale.

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