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Ferrari, cresce l’interesse per Max Verstappen

La scuderia di Maranello sta pensando all’olandese della Toro Rosso per il futuro. Arrivabene: “Siamo disposti ad aprire le porte ai giovani talenti”.
A cura di Vito Lamorte
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Dal suo approdo nel circus, Max Verstappen ha fatto sempre parlare di sé, sia attraverso le sue manovre in pista che per alcune delle sue affermazioni. Sia Ferrari che Mercedes sono interessate alle prestazioni del giovane pilota olandese. Toto Wolff, Team Principal della Mercedes ha dichiarato: "Chiaramente ha un brillante futuro della Formula 1. Sarebbe sciocco non considerarlo tra i piloti che ci interessano se vi fosse l'occasione. Ma per ora, questo non è un problema". Secondo alcune indiscrezioni questo accordo potrebbe essere ridotto se il giovane olandese non verrà promossa dalla Toro Rosso alla Red Bull nel 2017 e il quotidiano finlandese Ilta-Sanomat ha anticipato che la Red Bull potrebbe lasciar partire un Daniil Kvyat. Per il 2017, Mercedes come la Ferrari hanno, potenzialmente, un volante da offrire in quanto il contratto di Kimi Raikkonen si conclude alla fine dell'anno. Maurizio Arrivabene, Team Principal della Scuderia Ferrari, parlando del giovane olandese ha affermato: 

Ci sono diverse opzioni e Verstappen è uno di queste. Ma Kimi non ha avuto l'opportunità di dimostrare nulla in Australia. Siamo disposti ad aprire le porte ai giovani talenti, ma se prendiamo una decisione affrettata o facciamo una scelta sbagliata, si rischia una bocciatura.

Il numero uno della Gestione Sportiva sposta il focus sul Mondiale in corso e parla delle dichiarazioni troppo sportive della Mercedes:

E' vero che la nostra macchina è migliorata ma quando sento Totò e Niki dicono che la Ferrari sarà sicuramente vincente in Bahrain, ho il sospetto che facciamo la parte de ‘noi l'avevamo detto'. Io preferisco non fare previsioni.

Infine Arrivabene respinge le accuse rivolte a Sergio Marchionne, presidente della Ferrari, che, secondo alcuni, avrebbe messo molta pressione sulla sua squadra: "Non vedo niente di strano. Sarei più preoccupato se il nostro presidente è stato lieto di finire secondo o terzo".

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