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Ferrari, dopo Kubica spunta anche Wehrlein per il ruolo di pilota di sviluppo

Il tedesco, ex Sauber e prodotto del vivaio Mercedes, potrebbe affiancare Kubica nel ruolo di pilota di sviluppo al simulatore: l’impegno nella Formula E con il team Mahindra non sarebbe un problema e a spingere per un suo approdo a Maranello ci sarebbe anche Sebastian Vettel al quale lo lega un rapporto di amicizia cementato durante la Race of Champions 2017.
A cura di Matteo Vana
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Vettel e Wehrlein - Getty Images
Vettel e Wehrlein – Getty Images

Fuori Daniil Kvyat e Antonio Giovinazzi, approdati rispettivamente in Toro Rosso e Alfa Romeo Sauber per disputare la prossima stagione da piloti titolari, dentro Robert Kubica e Pascal Wehrlein come piloti di sviluppo impegnati nel lavoro al simulatore: è questa l'idea che starebbe circolando nelle segrete stanze di Maranello per l'anno 2019. Il nome nuovo, dopo quello del polacco che però non ha ancora sciolto le riserve perché sta aspettando un'eventuale chiamata dalla Williams come pilota titolare, è quello del tedesco ex Mercedes, liberatosi dalle Frecce d'argento e impegnato nel prossimo campionato di Formula E con il team Mahindra. La partecipazione alla serie dedicata alle monoposto 100% elettriche, però, non pregiudicherebbe al possibilità di impegnarsi con la Rossa e alla Ferrari non dispiace affatto l’idea di poter accogliere a Maranello un pilota di esperienza che conosce molto bene il simulatore dei rivali, rendendolo così un valore aggiunto nella lotta per il mondiale.

Vettel sponsor d'eccezione per l'ex Mercedes

A spingere per l'approdo dell'ex Sauber cresciuto nel vivaio Mercedes, come riportato da Autobild, ci sarebbe anche Sebastian Vettel al quale lo lega un rapporto d'amicizia cementato in occasione della Race of Champions 2017 quando i due corsero insieme per la Germania prima dell'infortunio al collo che tolse Wehrlein dalla contesa. Potrebbero quindi essere Kubica e Wehrlein i due piloti che, nella prossima stagione, aiuteranno Vettel e Leclerc con il lavoro al simulatore, decisivo spesso in questa stagione sia nello sviluppo della monoposto sia per le regolazioni in vista del weekend di gara.Due piloti di sicuro affidamento che, con il loro impegno, potrebbe far fare alla scuderia italiana quel definitivo salto di qualità per superare la Mercedes e tornare finalmente a vincere un mondiale che, a Maranello, attendono ormai da troppo tempo.

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