Ferrari: è davvero l’anno per tornare a sognare?
Sono passati ben otto anni e quattro mesi da quel 21 ottobre 2007 quando Kimi Raikkonen riuscì nell'impresa di riportare il titolo piloti e costruttori a Maranello dopo l'addio di Michael Schumacher. Otto anni che hanno visto la delusione di Felipe Massa a Interlagos del 2008, quella di Fernando Alonso del 2010 e del 2012 e stagioni senza nemmeno una vittoria come il disastroso 2014. La Ferrari nel 2015 ha dimostrato che con il lavoro del gruppo e una coppia di grandi piloti come Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen le soddisfazioni sono dietro l'angolo. Il punto interrogativo vero è sul gap tra il Cavallino Rampante e la Mercedes. Davvero, come dicono in molti, la scuderia di Maranello ha annullato il divario? Come sappiamo che la Mercedes non è riuscita a migliorare ancora le sue prestazioni? Fino ai primi risultati dei test di Barcellona si potranno soltanto ipotizzare rimonte. “Piedi per terra e testa bassa”. Il motto di Maurizio Arrivabene mai come in questo momento è d'attualità: per ottenere grandi risultati bisogna lavorare sodo e la Ferrari è sulla buona strada ma non bisogna fermarsi ora.
Cosa cambia sulla monoposto 2016?
La Ferrari ha fatto passi da gigante la scorsa stagione con la sua power unit e questo gli ha permesso di diventare una spina costante nel fianco della Mercedes, ma le ambizioni della scuderia del Cavallino sono cambiate e Sergio Marchionne vuole puntare direttamente al titolo al suo secondo anno di presidenza. Dopo i bozzetti pubblicati da La Repubblica, che mostrano la livrea in stile Lauda del 1975 ci sono nuove indiscrezioni sulle modifiche al layout della Rossa: secondo l'illustratore tecnico di Formula1.com, Giorgio Piola, la Ferrari si appresta a fare una serie di modifiche sulla sua auto per la stagione che sta per iniziare, compresa l'introduzione di sospensione anteriore pushrod, un naso più corto (simile a quello utilizzato da Mercedes e Toro Rosso nel 2015), fiancate inferiori più strette e un cambio più stretto. Dopo quattro anni, viene abbandonata la sospensione pull-rod (a tirante) all'avantreno. Tanto efficace in termini di abbassamento del centro di gravità quanto controversa per le difficoltà di inserimento in curva, patite soprattutto dai piloti con uno stile pulito come Kimi Raikkonen. Ma le novità più importanti e radicali sono nel layout del propulsore della squadra italiana.
La Ferrari ha lavorato durante l'inverno per apportare modifiche a quasi ogni componente e difatti solo la MGU-H rimane nella stessa posizione del 2015. Dal punto di vista del motore, la Ferrari seguirà l'esempio della Mercedes, ovvero adottare trombette di aspirazione variabile per la prima volta. Questa modifica consentirà una migliore sintonizzazione della miscela aria/carburante durante la combustione e probabilmente verrà modificato il grande intercooler che è stato utilizzato in passato e sostituito con due elementi intercooler più piccoli. Tra di loro, questi elementi (uno dei quali sarà situato sulla parte superiore del serbatoio e l'altro sulla fiancata sinistra) faranno in modo che il motore abbia il raffreddamento necessario per massimizzare la sua potenza. Per garantire che possano utilizzare un riduttore molto stretto, che potrebbe essere un potenziale vantaggio aerodinamico, la Ferrari ha spostato la MGU-K e l'ha messa in basso sul lato sinistro del motore. Il nuovo serbatoio dell'olio, nel frattempo, è messo in basso ed è più largo rispetto a prima, offrendo un potenziale miglioramento per il centro di gravità dell'auto. La nuova power unit progettata dallo staff di Mattia Binotto ha una migliore integrazione tra la parte ibrida ed endotermica. Con l'importante adozione dei cornetti di aspirazione a geometria variabile, utili ad aumentare l'efficienza del propulsore a livello di combustione.
Saranno questi cambiamenti che la Ferrari sta cercando per provare a spodestare la Mercedes dal trono della Formula 1? La risposta l'avremo il 19 ma, dopo la presentazione, bisognerà vedere la monoposto nata dal progetto 667 in pista e poi iniziare davvero a fare un pensiero al titolo.