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Ferrari e Red Bull al Paul Ricard: Gasly, Vettel e Leclerc testano le gomme da bagnato Pirelli 2020

Sul circuito francese sono scesi in pista Pierre Gasly con la Red Bull e i due piloti della Rossa per completare un test di sviluppo – concordato con la casa milanese che fornisce gli pneumatici a tutte le scuderie del mondiale di Formula 1 – delle nuove gomme da bagnato in configurazione 2020 che saranno disponibili nella prossima stagione.
A cura di Matteo Vana
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La Ferrari di Leclerc impegnata al Paul Ricard - Foto Twitter Pirelli
La Ferrari di Leclerc impegnata al Paul Ricard – Foto Twitter Pirelli

La stagione 2019 della Formula 1 è appena iniziata, ma i team e Pirelli sono già insieme a lavoro per progettare gli pneumatici che, dalla prossima stagione, saranno in dotazione alle scuderie nei weekend di gara. Dopo gli ultimi test, nei quali la Ferrari aveva messo a disposizione la propria vettura per permettere alla casa di milanese di sviluppare le coperture da asciutto, stavolta la scuderia italiana si è ripetuta, affiancata dalla Red Bull, per una prova sul bagnato nella pista di Paul Ricard, in Francia, con le gomme in configurazione 2020.

Leclerc, Vettel e Gasly al Paul Ricard

Sul tracciato transalpino sono così scesi Pierre Gasly al volante della vettura di Milton Keynes, e i due piloti del Cavallino, Sebastian Vettel e Charles Leclerc che si sono alternati per fornire alla Pirelli le indicazioni più utili affinché le coperture 2020 possano soddisfare tutti i requisiti richiesti non solo dalla casa milanese ma anche dalla scuderia che da qualche anno sono parte attiva del processo di sviluppo delle coperture. Per il tedesco sono stati 64 i giri messi a referto sia con le intermedie che con le gomme da bagnato estremo mentre il monegasco ha concluso la sua sessione completando 46 tornate. Il più impegnato, però, è stato Gasly che ne ha fatte da solo poco meno dei due ferraristi messi insieme completando il lavoro con 108 giri.

Un test importante non solo per scuderie e piloti, che hanno modo così di prendere confidenza con le nuove coperture seppur non in conformazione identica a quella che sarà poi presentata il prossimo anno, ma anche per la Pirelli che può così ricevere le riposte al comportamento delle proprie gomme dai diretti interessati lavorando così sugli aspetti che i piloti ritengono più importanti.

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