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Ferrari, ecco le basi per la quotazione a Wall Street: presentati documenti alla Sec

Consegnati i documenti all’Autorità americana dei mercati finanziari. La scuderia di Maranello ricalcherà la struttura di FCA: l’azienda diventerà olandese e la quotazione sarà alla borsa di News York.
A cura di Vito Lamorte
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Il dado è tratto: la Ferrari ha fatto il passo decisivo per la quotazione in Bors a Wall Street. Fiat Crysler Automobiles, attraverso la sua controllata New Business Netherlands Nv, che assumerà il nome di Ferrari Nv, ha depositato alla Sec, l'Autorità americana dei mercati finanziari, i documenti per iniziare il percorso di Ipo, cioè di sbarco sul mercato di New York (Nyse). A confermare la notizia è l'agenzia Reuters che ha anticipato di qualche minuto il comunicato di FCA. La società ha specificato che il prezzo e il numero di azioni che sarannno in vendita sul mercato non sono ancora stati definiti, ma, come da impianto annunciato della quotazione, verrà posto un limite al 10% al quantitativo di azioni ordinarie che finiranno sugli scambi.

La struttura societaria della dovrebbe ricalcare quella di Fiat Chrysler con la sede legale in Olanda, quella fiscale nel Regno Unito e il mercato di quotazione principale negli Stati Uniti. Sergio Marchionne, in un comunicato del 9 luglio, dichiarò che "la separazione di Ferrari da Fca non comporta e non comporterà il cambiamento della residenza fiscale di Ferrari Spa, che continuerà infatti ad avere nazionalità e residenza fiscale italiane e pagherà le tasse sui propri redditi come fanno oggi tutte le società fiscalmente residenti in Italia".

Per quanto riguarda la data di quotazione il Presidente del Cavallino ha sempre fatto riferimento alla data del 12 ottobre mentre sulla valutazione il numero più gettonato è stato di 10 miliardi per la totalità della società ma Marchionne punta in alto e considera quella soglia "un livello minimo, mentre il massimo sarà fatto dal mercato".

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