Ferrari F12TdF, edizione limitata in chiave racing
Il Cavallino Rampante si prepara a presentare un nuovo modello dalle caratteristiche incredibili. La F12 Berlinetta riceve un pesante upgrade con l'edizione limitata TdF. La vettura nasce con l'intento di omaggiare il Tour de France, una competizione automobilistica che tra gli anni '50 e '60 ha visto il dominio delle Ferrari. I 799 esemplari della F12TdF risultano ben curati sotto ogni dettaglio e l'intento primario è portare su strada le tecnologie da pista. La vettura sarà presentata ufficialmente alle Finali Mondiali 2015 presso il circuito del Mugello l'8 novembre. Le prestazioni eccellenti hanno permesso alla vettura di strappare un tempo di 1′ e 21″ sul circuito di Fiorano.
Esagerata nel look
V12 spinto al limite
Passo Corto Virtuale
Esagerata nel look
Stilisticamente la TdF si differenzia rispetto alla F12 Berlinetta grazie ad un vistoso bodykit che ne muta radicalmente l'aspetto. Ogni elemento è funzionale, a partire dal cofano motore dotato di vistose aperture. Il nuovo pacchetto aerodinamico garantisce 230 Kg di deportanza a 200 Km/h, 107 Kg di carico in più rispetto al modello di serie. Tutti gli elementi nuovi sono rivestiti in fibra di carbonio. Il muso risulta scavato all'interno ed integra un nuovo splitter. Le prese d'aria Aerobridge accanto ai passaruota anteriori sono state riviste per ottimizzare i flussi insiemi alle aperture sui parafanghi posteriori. Il diffusore di coda è totalmente nuovo e sfrutta 3 portelle attive. Lo spoiler posteriore è stato spostato all'indietro di 60 mm e sollevato di 30 mm. Il fondo vettura viene dotato di una configurazione a tripla sciabola derivata dai modelli utilizzati nelle competizioni GT.
V12 spinto al limite
Il cuore della Ferrari F12TdF è lo stesso V12 6.262 cc della F12 Berlinetta, sul quale i tecnici del cavallino hanno apportato un pesante upgrade. La potenza sale a 780 CV sviluppati a 8.500 giri/minuto portando la potenza specifica al rapporto di 125 CV/l. Il picco di coppia tocca 705 Nm a 6.750 giri/minuto ed il limitatore interviene a 8.900 giri. Gli interventi applicati sul V12 derivano direttamente dal mondo delle competizioni e riguardano le punterie meccaniche dei modelli GT e le trombette ad altezza meccaniche utilizzate sulle Power Unit da Formula 1. La trasmissione mantiene la configurazione a quattro ruote motrici ed il cambio F1 DCT è stato ottimizzato con marce accorciate del 6% e i tempi di cambiata calano del 30% in "up" e 40% in "down". L'intero pacchetto viene abbinato una dieta che ne riduce il peso di 110 Kg e le prestazioni migliorano notevolmente: lo sprint 0-100 Km/h avviene in 2,9 secondi e si passa da 0 a 200 Km/h in 7,9 secondi. L'impianto frenante monta la pinza monoblocco Extreme Design de LaFerrari e riesce a fermare la vettura da 100 Km/h in appena 30,5 metri.
Passo Corto Virtuale
Sulla Ferrari F12TdF debutta l'inedito sistema Passo Corto Virtuale. L'apparato PCV porta sulla vettura le quattro ruote sterzanti. L'asse posteriore riesce a ruotare sull'asse verticale in piena autonomia tenendo conto di tre fattori: angolo del volante, velocità di sterzata del volante e velocità della vettura. I vantaggi si riscontrano soprattutto sui circuiti più tecnici, dove è richiesta una maggiore stabilità e la percorrenza in curva ad alta velocità risulta notevolmente migliorata. Il nuovo powertrain ha richiesto l'utilizzo di pneumatici anteriori più larghi passando da una taglia 255 ad una 275, risultato ottenuto allargando il canale di mezzo pollice. La maggiore accelerazione laterale fornita dall'asse anteriore ha reso la vettura molto tendente al sovrasterzo rendendo la F12TdF un veicolo adatto ai guidatori più esperti ma il PCV contribuisce a tenere a bada il carattere irrequieto della vettura.
