Ferrari F40, tutti i segreti della collezione del Sultano del Brunei
È uno dei più grandi collezionisti del pianeta e nel suo garage possiede esemplari, supercar principalmente, rarissimi se non addirittura unici, per giunta utilizzati sporadicamente o probabilmente acquistati solo per il vezzo di poter avere sempre quello che si vuole anche se non lo si desidera veramente. Parliamo di Hassanal Bolkiah, il sultano del Brunei, che nel disfarsi di qualche “doppione” accumulato negli anni, ha fatto incetta di critiche non solo per l’inestimabile collezione lasciata a prendere polvere, ma soprattutto perché ha avuto denaro a sufficienza per commissionare ai più grandi costruttori del pianeta modelli che per colore e fronzoli vari sono spesso lontani da buon gusto e da rigidi protocolli di personalizzazione. Così tra Maserati, Jaguar, Lamborghini e Mercedes, anche un mito inossidabile come la F40 gli stava troppo stretto, tanto da chiedere alla Ferrari stessa di apportare alcune modifiche sostanziali ma che sarebbero arrivate solo se avesse comprato un minimo di sei Ferrari F40. In realtà, come riferito da Jalopnik, sono in molti ad essere sicuri che il Sultano possedesse almeno dieci Ferrari F40 – 80756 Dark Green, 78426 Yellow, 94759 Red, 85074 Anthracite, 91238 Black, 92235 Red, 87455 White, 89431 Black, 90680 Silver, 91283 Gun Metal Grey – oltre ad una F40 LM nera. Lo specialista britannico Talacrest ne avrebbe invece contate sette, e tutte con la guida a destra.
160.000 sterline per tornare all'originalità. Ciò che invece è certo, è che almeno due delle F40 personalizzate da Pininfarina hanno lasciato la collezione del Sultano per finire sul mercato del Regno Unito. Tra queste, la F40 91283 Gun Metal Grey del 1992, impreziosita da bande rosse e personalizzata con i sedili della Ferrari Testarossa, la berlinetta che ufficialmente non aveva nulla a che vedere con la F40. Oltre venti anni più tardi, gli esperti della DK Engineering hanno speso oltre 160.000 sterline per riconvertirla alle specifiche originali, incluso il colore della carrozzeria, ora Rosso Corsa, pur utilizzando i sedili della versione LM e mantenendone ovviamente la guida a destra. Un gioiellino finito nel portfolio di Talacrest con appena 8.000 km all’attivo, così come già accaduto con la 78426 Giallo Modena del 1988 da 650cv per cui sono in molti a sostenere che la realizzazione sia stata curata dall’azienda padovana Michelotto che da quasi 50 anni si occupa di di automobili da competizione, prototipi e elaborazioni di vetture stradali.