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Ferrari farà appello contro penalità a Vettel, il precedente con Hamilton protagonista può aiutare?

La scuderia di Maranello ha manifestato l’intenzione di appellarsi contro la decisione dei giudici in Canada e, in questo senso, potrebbe essere aiutata da un episodio analogo capitato nel 2016 a Monaco con Hamilton che, dopo un errore tagliò la chicane finendo per stringere Ricciardo quasi contro il muro; una manovra molto simile a quella di Vettel a Montreal e per la quale l’inglese non fu penalizzato.
A cura di Matteo Vana
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Lewis Hamilton e Daniel Ricciardo a Monaco nel 2016 - LaPresse
Lewis Hamilton e Daniel Ricciardo a Monaco nel 2016 – LaPresse

Le polemiche seguite al GP del Canada non sembrano volersi placare: la decisione dei commissari di penalizzare Sebastian Vettel con 5 secondi aggiuntivi sul tempo finale non è andata giù al pilota della Ferrari così come alla scuderia di Maranello che ha manifestato l'intenzione di presentare appello.

Il precedente con Hamilton e Ricciardo a Monaco nel 2016

Ad aiutare la Rossa, in questo senso, c'è un precedente molto simile che vede protagonista proprio Lewis Hamilton, il pilota ostacolato dal rientro in pista di Vettel. Nel 2016, infatti, l'inglese era impegnato nel Gran Premio di Monaco quando, alla fine del tunnel, perse il controllo della propria monoposto finendo per tagliare la chicane: rientrando in pista l'inglese attraversò la carreggiata allargando la traiettoria e stringendo Ricciardo, all'epoca in Red Bull, alla sua destra, quasi contro il muro, con l'australiano che si vide chiudere la strada dal britannico con una manovra molto simile a quella compiuta da Vettel in Canada e per la quale il campione del mondo in carica si è molto lamentato.

Un caso analogo a quello che ha visto i due protagonisti a Montreal ma che, all'epoca, fu giudicato in maniera molto diversa: nonostante le proteste dell'australiano, infatti, i commissari di gara preferirono non assegnare nessuna penalità con l'inglese che aumentò il suo vantaggio a chiudere davanti a tutti con 7 secondi di distacco dal pilota della Red Bull. Un precedente che, seppur di diversi anni fa e con diversi protagonisti sia al volante sia davanti al monitor, potrebbe tornare utile alla Ferrari in sede di appello. Quella volta, infatti, non arrivò nessun provvedimento nei confronti di Hamilton che riuscì a tenere la vittoria senza incappare in una penalità come invece successo al tedesco della casa di Maranello.

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