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Ferrari, filtra ottimismo sull’affidabilità della nuova power unit 2018

Il nuovo regolamento costringerà le scuderie ad utilizzare solo 3 power unit nel corso della stagione e per questo la Rossa ha deciso di lavorare sull’affidabilità – tasto dolente della scorsa stagione – ammettendo segni di miglioramento rispetto all’unità 2017.
A cura di Matteo Vana
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La Ferrari di Sebastian Vettel - Getty images
La Ferrari di Sebastian Vettel – Getty images

Manca ancora un mese all'inizio del mondiale di Formula 1 2018, ma le scuderie stanno ultimando gli ultimi dettaglia sulle monoposto in vista dei test di Barcellona che si svolgeranno dal 26 febbraio al 1 marzo; un'occasione per cominciare a valutare il lavoro svolto dagli ingegneri durante l'inverno. Sotto la lente di ingrandimento ci saranno sicuramente Mercedes e Ferrari, i due team che si sono sfidati nella passata stagione e che anche in quella che sta per iniziare reciteranno un ruolo da protagoniste.

Passi in avanti sul fronte dell'affidabilità

Soprattutto la Rossa, dopo un finale di stagione da dimenticare, dovrà fornire risposte sul fronte dell'affidabilità: i ritiri in Malesia e Giappone, che insieme all'incidente di Singapore hanno privato la Ferrari della possibilità di lottare per il mondiale fino all'ultima gara non sono stati dimenticati e, con solo 3 power unit a disposizione, sarà più importante che mai non ripetere gli errori del passato. Proprio su questo, come confermato dalla Bild, hanno lavorato gli uomini del Cavallino ammettendo segni di miglioramento rispetto all'unità 2017. Diverse sono state le soluzioni studiate dagli uomini adesso guidati da Corrado Iotti come un sistema più efficiente di pre-accensione del motore termico e la scelta di non promuovere il pistone in lega leggera che aveva accusato problemi nella scorsa stagione.

Soluzioni, quelle scelte dalla Ferrari, che dovrebbe aiutare la scuderia italiana a ridurre il gap soprattutto in qualifica e che, nel corso dell'anno, consentiranno sviluppi importanti anche sul fronte della potenza pure senza per questo sacrificare la durata del motore. Una battaglia, quella contro la Mercedes, che si giocherà in gran parte sull'affidabilità, proprio come successo lo scorso anno quando la vettura di Lewis Hamilton non mostrò nessun cenno di cedimento riuscendo a completare tutte le gare in programma, al contrario della Rossa, troppo spesso tradita proprio sul più bello.

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