Ferrari, il ko di Marussia costa 21 milioni

I guai per la Ferrari non finiscono mai. Dopo i problemi avuti quest'anno e la rivoluzione attuata da Sergio Marchionne e Maurizio Arrivabene ecco un'altra grana: la fine dell'avventura sfortunata in Formula 1 del team anglo-russo Marussia ha causato perdite per 21 milioni di euro alla Ferrari, per la fornitura dei motori. Questo è quanto rivela il quotidiano britannico Sunday Telegraph in base ai documenti degli amministratori della Marussia, la ‘FRP Advisory', datati 18 dicembre. Oltre alla scuderia di Maranello anche la McLaren subirà una perdita di 9milioni legati all'assistenza tecnica. La scuderia di Banbury ha cessato le sue attività i primi giorni di novembre e non è più scesa in pista per disputare le ultime tre gare del campionato mondiale di Formula 1. In tutto il team ha conquistato due punti in 5 anni di attività, grazie al posizionamento del pilota Jules Bianchi a Monaco, che poche settimane dopo ha subito un grave incidente.

Geoff Rowley, managing partner di FRP Advisory, ha dichiarato che: "I creditori subiranno un deficit significativo. Il patrimonio è insufficiente per poter garantire una distribuzione da effettuare nei confronti dei creditori chirografari". Le perdite a livello economico si erano intensificate in occasione della chiusura dell’esercizio 2013, con un passivo netto di 11 milioni di sterline su un fatturato di 61,2 milioni. Quest’anno le cose sono ulteriormente peggiorate, in funzione del fatto che le perdite sono salite a 29,2 milioni su un fatturato di 24,7.