Ferrari in Cina: sempre più Signore in Rosso
Il mercato dell’auto è cambiato rapidamente negli ultimi anni, con la complicità della pesante crisi economica possiamo constatare il nuovo assetto e la nuova geografia dell’industria automobilistica; infatti non sono più gli Stati Uniti o il Vecchio Continente a dettare le regole e a concentrare la domanda globale di auto, ma è l’emergente mercato cinese.
In Cina aumentano in maniera esponenziale i nuovi ricchi ed è in corso una vera rivoluzione delle quattro ruote, con tanti marchi nazionali e una corposa importazione da parte delle case storiche, Ferrari compresa.
Proprio le sportive del Cavallino fanno registrare in Cina un curioso primato, diversamente da altre nazioni qui è cospicuo il numero di donne che acquistano una Ferrari nuova. Tra gli acquirenti delle 220 Rosse vendute in Cina nel 2009, ben 44 sono state scelte ed acquistate da un’utenza femminile.
Una percentuale del 20% è un valore notevole visto il numero complessivo di Ferrari immatricolate in territorio cinese; non solo abiti firmati, cosmetici e belletti, ma ambite e costose sportive per le rampanti signore cinesi.
Altro particolare è l’età media degli clienti cinesi di Ferrari, rispetto gli acquirenti americani o europei i ferraristi dagli occhi a mandorla sono mediamente più giovani di una decina d’anni. Questo la dice lunga anche sulla situazione economica del paese, la classe imprenditoriale è evidentemente molto giovane e può investire in beni di lusso.
L’importanza costantemente crescente del mercato cinese è anche testimoniata dalla partecipazione massiccia di costruttori europei ed americani a saloni come quello di Pechino o allo Shangai Expo.
Gabriele A.