Ferrari, la ‘rivoluzione Rossa’ passa da Sebastian Vettel
“Una stagione bellissima”. Così ha descritto il 2015 Sebastian Vettel. Effettivamente nessuno si aspettava un impatto così del quattro volte campione del mondo nel mondo Ferrari: tecnici e tifosi sono stati subito ammaliati dal tedesco che è entrato in punta di piedi e, dopo il terzo posto a Melbourne, si è preso il loro cuore con quel fantastico team radio a Kuala Lumpur. Il lavoro di questo ragazzo di Heppenheim è stato apprezzato fin da subito e l'agenda dove prende i suoi appunti ogni fine sessione di prove è diventato un oggetto che tutti i tifosi vorrebbero avere. Seb è stato bravissimo a non pretendere tutto e subito ma mettendosi a disposizone degli ingegneri di tutto il team. Così facendo si è calato nella realtà di Maranello nel modo più giusto e rispettoso possibile e ha capito cosa significa essere un pilota del Cavallino Rampante.
In Ungheria conquista la seconda vittoria da ferrarista approfittando del disastro Mercedes. Seb non perdona il passo falso e anche in un momento come quello il tedesco riesce ad avere la lucidità per dire la cosa giusta e dedica il trionfo all'Hungaroring a Jules Bianchi, scomparso pochi giorni prima. Vettel sembra essersi scrollato di dosso anche quell'etichetta di essere uno che vinceva grazie alla macchina: nonostante la superiorità della Mercedes, Seb ha messo parecchio in difficoltà Nico Rosberg per la conquista del secondo posto nella classifica Piloti. A Interlagos ha conquistato il podio numero 13 su 19 gare diventando il pilota che è entrato più volte tra i primi tre alla sua prima stagione con la tuta rossa. Un vero fenomeno.
L'istantanea più imponente di quest'annata è probabilmente il podio di Monza. Sebastian è riuscito a trasformare in applausi e ovazioni i fischi che il pubblico dell'autodromo brianzolo gli aveva tributato quando era un pilota della Red Bull. Ma adesso è cambiato tutto, Seb è un ferrarista e l'accoglienza sul podio è degna della migliore torçida brasiliana.
La nazionalità e le affinità che si ricercano da sempre con il più noto e famoso predecessore potrebbero mettergli pressioni che in questo momento sarebbero solo un surplus di cui Vettel non ha bisogno. La ‘rivoluzione rossa' paventata lo scorso gennaio è arrivata a metà, adesso bisogna accelerare davvero se si vuole riportare il Cavallino sul tetto del mondo. Qualcosa sembra essere cambiato in casa Ferrari e l'uomo del futuro potrebbe essere proprio lui: Sebastian Vettel.