Ferrari: licenziamenti in vista o malinteso?
E’ arrivata una smentita ieri da parte di Ferrari riguardo le “voci” di un licenziamento di 270 unità in esubero da scambiare con un premio di produzione. Sono state le organizzazioni sindacali dei dipendenti di Maranello che hanno “gridato” allo scandalo circa la presunta proposta di scambio fatta dall’azienda e organizzato uno sciopero della durata di quattro ore.
La replica dei vertici della Ferrari alle agitazioni dei dipendenti, e all’inevitabile bomba mediatica, tende a spegnere il clamore su quella che viene additata come un falsità. La volontà dell’azienda, esplicata con la proposta fatta ai sindacati, sarebbe quella di salvaguardare il posto di lavoro anche ai circa 100 dipendenti con contratti a tempo determinato. Secondo la nota Ferrari proprio questi giovani rappresentano un patrimonio da preservare e sul quale investire per il futuro.
Il futuro, sempre secondo la nota diramata da Ferrari, richiederà una maggiore capacità produttiva, i mercati emergenti, soprattutto quelli dell’estremo oriente, necessitano di tempi ridotti per la consegna delle auto commissionate. La concorrenza sui nuovi scenari mondiali è quanto mai agguerrita e propone spesso auto in pronta consegna, mentre per potersi sedere su una fiammante Ferrari bisogna aspettare anche un anno dall’ordine.