Ferrari mai vincente in Azerbaijan, Vettel e Leclerc puntano Baku per ritrovare il sorriso
Tre gare e nessuna vittoria per la Ferrari in questo avvio 2019, ma soprattutto prestazioni altalenanti e problemi di affidabilità che ne hanno pregiudicato il rendimento tanto da farla sprofondare a 57 punti dalla Mercedes, dominatrice assoluta grazie alle tre doppiette messe a segno in altrettanti GP; la Rossa, a Baku, è costretta a vincere per non vedere i rivali scappare via e per riuscirci dovrà interrompere una tradizione decisamente negativa.
Mercedes da padrona, per Ferrari solo un podio
Sono 3 le gare corse sulla pista azera e in nessuna di queste una vettura del Cavallino è riuscita a vedere per prima la bandiera a scacchi: una maledizione che Vettel o Leclerc dovranno sfatare per cercare di portare a casa un mondiale che si è già fatto terribilmente complicato dopo appena 3 gare. Nel 2016, infatti, fu Nico Rosberg con la Mercedes a trionfare, successo bissato dalla casa della Stella anche nel 2018 quando toccò ad Hamilton alzare il trofeo del vincitore; in mezzo ci fu il rocambolesco successo targato Red Bull grazie a Daniel Ricciardo. Mai una gioia, quindi, per la Rossa almeno fino ad ora: il miglior risultato per la Ferrari è quello ottenuto da Kimi Raikkonen nel 2018 con il 2° posto conquistato dopo una gara dai mille colpi di scena.
Una vera e propria maledizione per Vettel che a Baku non ha mai brillato particolarmente: nel 2017 il fattaccio con Hamilton, quella ruotata in mondovisione che scatenò polemiche e diede probabilmente il là alla rimonta dell'inglese, bravo a sfruttare la pressione e la fragilità emotiva del tedesco mentre nel 2018 un tentativo di sorpasso azzardato su Bottas, con conseguente spiattellamento della gomma, lo vide chiudere fuori dalla top 3. Discorso differente, invece, per Charles Leclerc che in Azerbaijan, l'anno scorso, conquistò i suoi primi punti iridati l'Alfa Romeo Sauber con mostrando al mondo il proprio talento per la prima volta; chissà che, ancora una volta, non possa il monegasco a scaldare il cuore dei tifosi Ferrari sfatando anche uno dei pochi tabù della Rossa in Formula 1.