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Ferrari, Marchionne ‘riapre’ le porte alla Red Bull

Il numero uno del Cavallino Rampante apre nuovamente alla Red Bull e parla del veto posto nello Strategy Group sulla fornitura a prezzo fisso delle power unit.
A cura di Vito Lamorte
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La Ferrari avrebbe di nuovo aperto la porta ad una soluzione per la fornitura della power unit alla Red Bull Racing e, quindi, porre fine alla crisi nel team austriaco e della sorellina Toro Rosso. Dopo aver respinto ogni possibilità di motorizzare le due squadre di Dietrich Mateschitz, un nuovo accordo sembra possibile e a confermarlo è il Presidente della Ferrari Sergio Marchionne: "La possibilità di lavorare con la Red Bull per lo sviluppo della power unit rimane ancora un’opzione valida, e continuo a sottolinearlo. Se dovesse esserci una collaborazione tra Ferrari e Red Bull, allora non accadrà che la Red Bull avrà lo stesso motore usato in gara dalla Ferrari". Il numero uno del Cavallino parla di "progetto diverso" che non è solo rivolto alla fornitura del motore 2015 e coinvolge anche la FOM di Ecclestone: "Bernie lo abbiamo avvertito. Siamo pronti a fornire una soluzione alle squadre, non solo alla Red Bull. Ma non sarà fornito il motore utilizzato dalla Ferrari".

Infine Marchionne ha parlato del veto posto dalla Ferrari alla proposta della FIA sulla fornitura delle power unit: "Abbiamo utilizzato il nostro veto contro il progetto della FIA perchè costringere i costruttori a fornire  un motore ad altre squadre a un prezzo fisso è osceno ed è un concetto che va ben al di là di ogni aspettativa sulla mappa industriale. E' sorprendente che Jean Todt, che ha una lunga esperienza in Formula 1, non si rende conto quali e quanti sono i costi di sviluppo di un motore. Nonostante ciò, penso che Jean sta cercando una soluzione".

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