Ferrari, Marchionne: “Solo io potevo sostituire Montezemolo”
"Non c’è nessun altro che può garantire un livello di continuità maggiore, non va sottovalutato il ruolo che ha Ferrari per il gruppo". Sono queste le parole di Sergio Marchionne a Balocco, provincia di Vercelli, dove assiste alla presentazione della nuova Jeep Renegade, il Suv prodotto a Melfi. Nonostante la giornata sia dedicata alla nuova cretura di Fiat-Chrysler, il tormentone Ferrari non lascia scampo a Marchionne che da pochi giorni è presidente in pectore della scuderia di Maranello. L'amministratore delegato di FCA afferma che la priorità è tornare a vincere in Formula 1 "nel minor tempo possibile. Ho preso l’impegno di fare tornare la Ferrari ai vertici. Capisco la delusione dei tifosi per le cattive perfomance. Da italiano e ferrarista vedere certe cose in pista mi ha dato fastidio". Nell'agenda del neo presidente ci sono diverse attività ma il prossimo passo sarà convincere Fernando Alonso a restare. Lo spagnolo dovrebbe restare insieme a Kimi Raikkonen, riconfermando la coppia del 2014. L'agenda di Marchionne è fitta: c’è la quotazione a Wall Street in programma a ottobre: "La capacità di ripianare le perdite dipende dal quanto velocemente riusciremo a rilanciare l’Alfa Romeo, il mercato europeo non è un gran mercato".
Secondo quanto traspare dalle prime indiscrezioni sulle attività di Marchionne, la Ferrari potrebbe aumentare la produzione gradualmente fino a superare il tetto di 7.000 macchine l’anno che Montezemolo aveva stabilito per preservare il valore del marchio e delle auto usate: "Bisogna fare molta attenzione con la clientela Ferrari. Se la classe sociale a cui appartengono cresce, dobbiamo essere in grado di farvi fronte altrimenti esiste il rischio che si allunghino troppo le liste d’attesa e si stufino di aspettare. L’aumento della produzione però deve essere molto graduale, considerata la particolare clientela".
Infine a chi gli chiede se il suo prossimo incarico sarà quello di presidente della Juventus, il neo presidente della Ferrari risponde: "No, pur essendo juventino".