Ferrari nel mirino della FIA, sospetti sull’energia extra prodotta dalla batteria

Il mondiale di Formula 1 è arrivato appena alla quinta gara, ma ci sono già i primi sospetti ad aleggiare sulla sfida tra Mercedes e Ferrari. Dopo la nota della FIA, non indirizzata espressamente a una squadra in particolare, sulle norme che vietano il rabbocco dell'olio in qualifica, la Federazione internazionale sembra aver messo nel mirino la Rossa, sospettata di produrre energia extra grazie a un particolare uso della batteria.
Ferrari sotto la lente d'ingrandimento
Secondo il regolamento attualmente in vigore l'ERS può iniziare a produrre energia massima di quattro megajoule per round di qualifica; secondo le accuse mosse al Cavallino, però, la scuderia italiana sarebbe in grado di bypassare il sensore incaricato della misurazione attraverso un particolare intervento sulle linee elettriche e le due uscite della batteria manipolando la resistenza elettrica delle batterie per ottenere un surplus di 15 kW da utilizzare durante le qualifiche portando così la power unit di Maranello a produrre circa 20 cavalli in più oltre i 163 (120 KW) consentiti in termini di energia recuperata attraverso gli accumulatori.
Una pratica, quella delle quale sarebbe accusata la Ferarri, piuttosto complicata da dimostrare tanto che anche i tecnici, che avrebbero avviato le loro indagini già dal weekend di Baku, sarebbero in difficoltà nel capire se le accuse siano soltanto tali o ci sia un fondo di verità. La sensazione è che la distanza tra Mercedes e Ferrari, eccezion fatta per il Gran Premio di Spagna, sia talmente ridotta che le due scuderie si marchino praticamente a uomo senza tralasciare nessun minimo particolare. La lotta tra le Frecce d'argento e il Cavallino è appena iniziata e, date le premesse, sembra essere già senza esclusione di colpi.