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Ferrari non svilupperà più la vettura 2020 se il gap da Mercedes e Red Bull sarà troppo grande

Il team principal della Ferrari Mattia Binotto ha ammesso che se il divario di velocità e aerodinamico con Mercedes e Red Bull emerso dai test di Barcellona non dovesse essere ridotto a stretto giro di posta prenderà in considerazione l’ipotesi di fermare il lavoro sulla SF1000, alzare bandiera bianca anzitempo per il campionato di Formula 1 2020 e concentrare tutti gli sforzi sulla monoposto per la stagione 2021 (che avrà un regolamento completamente rivoluzionato rispetto a quello attuale).
A cura di Michele Mazzeo
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La Ferrari potrebbe alzare bandiera bianca anzitempo per il campionato di Formula 1 2020 e concentrarsi su quello del 2021. Un’ipotesi questa non così remota, come confermato dal team principal Mattia Binotto dopo le prestazioni della SF1000 nei test di Barcellona.

Binotto dopo i test di Barcellona: “non siamo sufficientemente competitivi”

Gli avversari, il numero uno della Mercedes Toto Wolff in testa, credono che nelle due settimane di test in Catalogna il Cavallino si sia nascosto correndo con un motore depotenziato (tanto che Alfa Romeo e Haas con lo stesso propulsore andavano nettamente più veloce delle Rosse in rettilineo). Non è così però secondo Mattia Binotto: “Non è vero che abbiamo ridotto le nostre prestazioni – ha dichiarato al termine delle prove -. Non siamo sufficientemente veloci. Le simulazioni di gara ci dicono che siamo più veloci di un anno fa: siamo più veloci in curva ma più lenti nel dritto ed è quello che ci aspettavamo, ma non siamo sufficientemente competitivi per giocarci la vittoria ad inizio stagione”.

Possibile cambio di strategia in Ferrari: addio evoluzioni sulla SF1000, tutto sul 2021

Se ciò corrispondesse al vero, se quindi il ritardo dalla Mercedes e dalla Red Bull fosse già realmente significativo sia dal punto di vista motoristico che aerodinamico, la Ferrari potrebbe decidere di concentrarsi esclusivamente sull’evoluzione delle monoposto in vista del 2021 (anno in cui saranno introdotte nuove regole che rivoluzioneranno la Formula 1) senza perdere tempo nel ricucire il gap con gli avversari in questa stagione apportando dei miglioramenti che dall’anno successivo non sarebbero più utilizzabili.

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L’ammissione di Binotto: “bandiera bianca nel 2020 se divario ancora ampio dopo qualche gara”

Ad oggi i due progetti viaggiano in parallelo e, come spiegato dallo stesso team principal della scuderia di Maranello a Motorsport.com, ancora si cercherà di recuperare il terreno perduto rispetto alle rivali: “Adesso è ancora molto presto e non possiamo compromettere l’intera stagione – ha risposto Binotto -. Perciò, almeno all’inizio, continueremo certamente a spingere il più possibile sul 2020, perché questo è il momento di comprendere la vettura e i suoi punti deboli. E speriamo che si tratti di problemi che possiamo risolvere il prima possibile”.

Ma è lo stesso numero uno della squadra corse del Cavallino ad ammettere che se questo divario non si colmerà a stretto giro di posta si potrebbe alzare bandiera bianca anzitempo per il 2020 e concentrarsi esclusivamente sulla stagione successiva: “Se vedrò, dopo qualche gara, che il divario è ancora troppo ampio, allora questa è una cosa che potremo prendere in considerazione” ha ammesso Binotto rispondendo a chi chiedeva delucidazioni in merito.

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Cosa cambierebbe per Leclerc e Vettel

Dunque, il Mondiale non è ancora cominciato (prenderà il via dall’Australia nel week end del 15 marzo), ma per la Ferrari potrebbe già finire dopo pochissimi gran premi, almeno per quel che riguarda la lotta per il titolo iridato con Charles Leclerc, fresco di prolungamento fino al 2024, che potrà concentrarsi sugli sviluppi in vista della prossima stagione, e Sebastian Vettel che, invece, si dovrà giocare la conferma di un sedile per il 2021 (il suo contratto con la Rossa scadrà al termine di questa stagione) con una monoposto “ferma al palo”.

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