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Ferrari, Pat Fry e l’annus horribilis di Raikkonen

Molti hanno criticato il finlandese per come ha affrontato la stagione ma il poco feeling con la F14T e la presenza di Alonso hanno messo in difficoltà Kimi. L’ex ingegnere della Ferrari prova a spiegare questa débacle.
A cura di Vito Lamorte
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Il 2014 non è stato l'anno di Kimi Raikkonen. Questo è palese ed è sotto gli occhi di tutti. Il finlandese, nella stagione in cui faceva ritorno a Maranello per sostituire un Felipe Massa stroncato da quattro stagioni al servizio di Alonso, non ha prodotto risultati particolarmente diversi rispetto a quelli del suo predecessore. A parlare della stagione dell'ultimo campione del mondo "di rosso vestito" è Pat Fry, ormai ex direttore dell’ingegneria Ferrari, secondo cui la risposta è da ricercare nel comparto meccanico della F14 T, oltre che nelle limitazioni regolamentari su gomme e aerodinamica. Il tecnico inglese afferma: "Ci sono due ordini di motivi: il primo è che Fernando comunque si adatta meglio a ogni situazione, il secondo è che le limitazioni sull’aerodinamica e le gomme danneggiano in modo particolare lo stile di guida di Kimi".

Le gomme

Fry ha parlato anche dell'impatto degli pneumatici sullo stile di guida del finlandese: "Spesso, ogni volta che troviamo il giusto setup all'anteriore, è il retrotreno a diventare un problema. Talvolta, specialmente con le gomme più morbide, le cose non sono così negative. Guardiamo per esempio a quanto accaduto a Singapore: quando Kimi ha montato le Supersoft è riuscito a guadagnare tantissimo tempo, ma con queste macchine e queste gomme il problema è generalizzato sugli altri compound".

Consumo di benzina

Un'altra aggravante per lo stile di Kimi è, secondo l'ingegnere inglese, la necessità di limitare il consumo di benzina in alcune fasi della gara: "Quando inizi a risparmiare carburante, perdi ancora di più calore sulle gomme ed è impossibile trovare un giusto bilanciamento. Poi torni a spingere e le cose migliorano, ma non sempre puoi farlo! Fernando ha uno stile di guida che gli consente di aggirare il problema, perché più intensamente spingi sull’anteriore, maggiore è il calore prodotto. E quindi riesci a girare meglio".

Kimi è sempre Kimi

Chi ha criticato a priori Raikkonen non ha messo in conto tutte queste varianti messe sul tavolo da Fry. Il finlandese ha deluso ed molti attendono il 2015 come la stagione del riscatto, anche se i presupposti non sono i migliori. L'ex ingegnere della Ferrari conclude affermando: "Raikkonen è esattamente lo stesso dei tempi della McLaren. È sempre stato super sensibile sull’avantreno. Quando insieme a lui c’era Montoya, avevamo circa sette diversi tipi di sospensioni anteriori. Per avere il meglio da Kimi, è necessario dargli la macchina perfetta per il proprio stile di guida".

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