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Ferrari, più sensori durante i pit stop per evitare nuovi incidenti

La scuderia italiana, dopo l’incidente occorso a Francesco Cigarini, ha deciso di potenziare l’impianto installando nuovi sensori di segnalazione che dovrebbero evitare situazioni simili a quanto successo in Bahrain.
A cura di Matteo Vana
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L'incidente in Bahrain, che ha visto protagonisti la Ferrari e Kimi Raikkonen, ha riacceso il dibattito sulla sicurezza durante i pit stop: il finlandese, durante il proprio cambio gomme, ha travolto Francesco Cigarini, il meccanico che stava lavorando sulla sua ruota posteriore sinistra, provocandogli la frattura di tibia e perone. Un incidente causato da un problema nel sistema che ha segnalato luce verde al pilota nonostante la ruota non fosse stata ancora smontata.

Sull'accaduto la FIA, dopo aver sanzionato la Rossa con una multa di 50mila euro per unsafe release, ha aperto un'inchiesta: più che punire il Cavallino, però, alla Federazione interessa capire cosa è andato storto per evitare che situazioni simili si verifichino anche in futuro. Dal canto suo la scuderia italiana ha deciso di potenziare l'impianto con l'aggiunta di ulteriori sensori di segnalazione che dovrebbero evitare incidenti come quello nel quale è rimasto coinvolto il meccanico, subito trasportato in ospedale e operato dai medici per ridurre la frattura.

Il pit stop di Kimi Raikkonen - Getty images
Il pit stop di Kimi Raikkonen – Getty images

La FIA vuole capire i motivi dei tanti problemi ai pit stop

La procedura che si utilizza durante il Gran Premio per la sostituzione degli pneumatici – denominata in molte squadre "fast" – è comune a molti dei team del mondiale e differente rispetto a quella utilizzata nel resto del weekend; per questo la Ferrari ci ha tenuto a chiarire che quanto è accaduto in gara durante il pit-stop di Kimi Raikkonen non ha nulla a che vedere con l’inconveniente che ha bloccato il finlandese durante le prove del venerdì. Un inizio di campionato non certo fortunato sotto il profilo di pneumatici e pit stop: durante i test di Barcellona, infatti, Alonso perde una gomma uscendo di pista mentre in Australia entrambi i piloti Haas furono costretti a ritirarsi proprio a seguito di errori durante il pit stop. Charlie Whiting vuole vederci chiaro e proprio per questo ha chiesto uno studio mirato a chiarire come si sono evolute le procedure per il cambio gomme che coinvolge tutte le squadre e non solo la Ferrari.

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