Ferrari presenta Monza SP1 e SP2, le supercar in versione limitata più potenti di sempre
Linee che rievocano il passato, ma lo sguardo proiettato sempre verso il futuro: Ferrari, nel giorno della presentazione del nuovo piano industriale, ha deciso di alzare il velo presentando le due nuove supercar, chiamate Monza SP1 e SP2, che promettono di essere le più potenti di sempre mai realizzate dalla casa di Maranello.
Le supercar esclusive più potenti di sempre
Sono le due nuove vetture, che saranno prodotte in versione limitata con meno di 500 pezzi, fanno parte del progetto "Icona" che vuole rilanciare con vigore il brand ripercorrendo le linee che hanno fatto la storia del marchio sulle piste negli anni '50 e '60. Costruite su base Ferrari 812 Superfast, le due auto potranno contare su prestazioni da sportive vera con una cilindrata di 6500 cc e il motore da 12 cilindri a V capace di erogare circa 800 Cv: caratteristiche che le porteranno ad accelerare da o a 100 km/h in 2,9 secondi e da 0 a 200 in 7,9 secondi. Due auto scoperte che si differenziano per il numero di posti dispoibil a bordo: la SP1 è una monoposto mentre la SP2 sarà in versione biposto.
Il nome scelto rievoca la città natale del leggendario Autodromo di Monza ed è già stata utilizzata per un progetto nel 2008 con le lettere, SP, sigla di Special Project, per la one off speciale su base Ferrari 430 commissionata dal collezionista giapponese Junichiro Hiramatsu e firmata dall'ingegnere-designer Leonardo Fioravanti. Il design è da barchetta pura con la Ferrari Monza SP1 che evidenzia un pannello amovibile per chiudere l'area del sedile passeggero e la Ferrari Monza SP2 a due posti secchi divisi da un tunnel che viene dotata di un piccolissimo parabrezza. Considerando che le vetture sono "en plen air", la Ferrari ha progettato anche un set da pilota – firmato Loro Piana e Berluti Paris – che sarà indispensabile per i fortunati futuri proprietari. Un puro esercizio di stile da parte della casa italiana che presenterà le vetture al prossimo Salone di Parigi.