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Ferrari, tutta colpa del “bottone magico”?

Il lavoro effettuato dalla scuderia di Maranello sul sistema HCCI potrebbe essere ridimensionato dopo il problema di Vettel a Sakhir. Intanto a Shanghai debutterà il secondo esemplare della power unit 2016.
A cura di Vito Lamorte
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Avete presente il "bottone magico" che aiuta la Mercedes e gli permette un aumento della potenza per pochi giri giocando sull’anticipo dell’accensione? Beh, sembra che questo sia il motivo del guasto che ha portato al ritiro di Sebastian Vettel durante il giro di formazione del Gran Premio del Bahrain. La scuderia di Maranello, secondo La Gazzetta dello Sport, da quest'anno starebbe lavorando su questo sistema, chiamato HCCI, che permette di aumentare la potenza in qualifica, alla partenza e nei sorpassi.

Che cos'è il bottone magico?

Così come spiegato da f1analisitecnica.com la Mercedes già l'anno scorso aveva impostato una "configurazione ‘iper racing' a bordo delle proprio monoposto, che consentiva ai piloti di avere un surplus di potenza da usare sporadicamente per compiere giri in modalità ‘missile'". Quest'anno è riuscita a migliorarla del 50%.

Il problema di Vettel

Il famoso "manettino" sarebbe stato utilizzato nelle qualifiche di sabato, a Sakhir, quando le Mercedes hanno dovuto mettere in pista tutta la lora potenza perchè le Rosse le avevano messe in grande difficoltà. Purtroppo il motore della monoposto di Vettel ne ha risentito nella giornata di domenica ed è arrivato il secondo ritiro in due gare per la Ferrari. Non si tratta di due situazioni analoge ma il campanello d'allarme è suonato nel team italiano. In questi ultimi giorni, nel reparto motori della Rossa si sta lavorando a pieno ritmo per capire come risolvere il problema e le variazioni sul propulsore potrebbero arrivare delle modifiche ma senza  dover ricorere ai token, visto che il regolamento lo consente quando ci sono problemi di affidabilità.

L'evoluzione della power unit della SF16-H è prevista per il Gran Premio di Spagna o di Monaco ed è molto difficile che venga anticipata. Sembra più probabile che si intervenga sulla specifica attuale decidendo di correre senza cercare il limite delle prestazioni.

Intanto a Shanghai debutterà il secondo esemplare della power unit 2016 che sarà identico a quella utilizzata a Melbourne e Al Sakhir: una scelta forzata che però ricadrà sulla gestione della rotazione nell'arco della stagione, ma almeno in Ferrari hanno allontanato i fantasmi di un problema strutturale

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