Ferrari vuole sfatare il tabù, la Rossa non ha mai vinto ad Abu Dhabi
I titoli, in Formula 1, sono già assegnati finiti nelle mani di Lewis Hamilton e della Mercedes, ma ad Abu Dhabi c'è in palio l'onore: sia le Frecce d'argento che le Ferrari, infatti, seppur per motivi diversi, vorranno finire la stagione con una vittoria per proiettarsi già al 2019 con il vento in poppa. Per la Rossa, però, c'è anche da sfatare un tabù; sulla pista di Yas Marina, infatti, le vetture del Cavallino non sono mai riuscite a chiudere davanti a tutti.
La Rossa mai vincente ad Abu Dhabi
Dal 2009, anno in cui il tracciato di Abu Dhabi, ospita la Formula 1, la Ferrari non ha mai vinto: sembra strano, ma a spartirsi le vittorie sono state Red Bull e Mercedes, con le eccezioni rappresentate dalla Lotus e dalla McLaren che però era ancora motorizzata dalla casa di Stoccarda. Una maledizione, quella del Cavallino, da sfatare al più presto anche se ormai i giochi per il titolo sono chiusi: la scuderia con più successi è proprio quella delle Frecce d'argento con 4 successi – una scia ininterrotta dal 2014 ad oggi – davanti alla casa di Milton Keynes, capae di ottenere tutti i suoi successi grazie a Sebastian Vettel.
Vettel e Hamilton i più vincenti nel deserto
La lotta al vertice, a meno di clamorose sorprese, sarà proprio tra il tedesco della Ferrari e Lewis Hamilton: sono loro due, al momento, i piloti più vincenti nella storia del Gran Premio di Abu Dhabi con 3 successi a testa. Se a Vettel il tracciato di Yas Marina evoca dolci ricordi dal sapore mondiale e grandi delusioni con la scuderia italiana, lo stesso discorso vale per l'inglese che vinse nel 2011, nel 2014 e nel 2016; quest'ultima, però, fu una delle più grandi delusioni della sua carriera sportiva visto che quel trionfo fu inutile ai fini del mondiale, vinto dal compagno di squadra Nico Rosberg. Per tutti e due i piloti, quindi, la corsa di Abu Dhabi avrà un'importanza particolare: in palio non c'è solo il ruolo di pilota più vincente nel deserto, ma anche la possibilità di cancellare, almeno in parte, le delusioni passate.