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Fiat 500, da vettura del popolo a icona “cool” (FOTO-STORIA)

La lunga storia dell’auto che ha motorizzato l’Italia. Dalla fine degli anni ’30 fino ai giorni nostri, il cinquino calca con orgoglio le strade italiane. Un successo planetario che ha portato un’icona del Made in Italy anche in America.
A cura di Pietro Ginechesi
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Ogni costruttore ha il proprio modello di punta, un'auto unica che caratterizza la storia del marchio. In Italia Fiat non solo ha prodotto vetture per tutte le esigenze, ma ha fatto la storia del Made in Italy con la 500. Nata dall'idea di Mussolini di creare una vettura accessibile a tutti, in seguito copiata da Hitler per creare la "vettura del popolo" Volkswagen, la Fiat 500 ha motorizzato l'Italia. Una carriera spesso interrotta dall'arrivo di nuovi modelli, più avanzati e versatili. Col passare del tempo la 500 è diventata un'icona, perfettamente integrata nel gruppo "pizza, spaghetti e mandolino" che da sempre hanno caratterizzato la cultura italiana nel mondo.

1936-1955: 500 Topolino
1957-1975: Nuova 500
1991-1998: Cinquecento
2007-oggi: 500

500 Topolino (1936-1955)

La nascita della prima Fiat 500 avviene sotto commissione di Benito Mussolini, quando nel 1930 il Duce convoca il senatore Giovanni Agnelli e lo incarica di produrre una vettura estremamente economica, con lo scopo di motorizzare il popolo italiano. Dopo circa un anno viene assemblato un primo prototipo con motore e trazione anteriore, ma alla prima uscita ufficiale l'auto viene avvolta dalle fiamme causate da una fuoriuscita di carburante. L'esperienza, vissuta dallo stesso Agnelli insieme al collaudatore agilmente scampati alle fiamme lanciandosi dall'abitacolo in corsa, turbò il senatore al punto da bandire ogni veicolo con configurazione tutto anteriore. Solo nel 1934, l'ingegnere Dante Giacosa riesce a soddisfare i gusti del senatore e dà vita ad una versione rimpicciolita della Balilla. La prima Fiat 500 approda sul mercato nell'estate 1936 e adotta una serie di soluzioni meccaniche mirate al risparmio, come l'eliminazione delle pompe di acqua e carburante sfruttando il calore per la prima e la gravità per la seconda. L'auto viene messa in vendita a 8.900 lire, cifra ben superiore alle 5.000 lire richieste inizialmente dal Duce. Il forte successo della 500 è dovuto alla scarsa presenza di autovetture su suolo italiano e l'approdo di un modello economico permise a Fiat di vendere oltre 110.000 esemplari fino al 1948. Per quanto l'auto si chiamasse 500, il nome di questa serie resterà sempre "Topolino" in quanto la sezione frontale con i grossi fari tondi ricorda il volto del topo più famoso del mondo. Nel 1948 vengono apportate numerose migliorie meccaniche, che rendono più potente ed affidabile telaio e motore; inoltre viene lanciata la 500 Giardiniera Belvedere con quattro posti, portellone posteriore e sedile ribaltabile. Nei suoi ultimi anni di carriera venne profondamente modificata in termini estetici spostando i fari all'interno della carrozzeria ed eliminando la ruota di scorta sopra al bagagliaio. La produzione viene cessata nel 1955 per dare spazio alla 600.

Nuova 500 (1957-1975)

Nonostante la Fiat 600 stesse riscuotendo un ottimo successo, il presidente Vittorio Valletta affidò a Dante Giacosa la realizzazione di una nuova vettura economica. Partendo dai disegni di Hans Peter Bauhof, un giovane impiegato della sede tedesca di Fiat, vennero prodotti i primi prototipi solo per quanto riguarda l'estetica della vettura, fino a raggiungere il giusto compromesso tra aerodinamica e spazio interno. L'unico elemento bocciato dal progetto di Bauhof era il motore, dopo una lunga serie di test effettuati con propulsori di ogni tipo si decise di utilizzare un'unità quattro tempi a due cilindri paralleli. Per compensare le forti vibrazioni il motore è retto da una sospensione a molla, fissata sulla traversa posteriore. La Nuova 500 viene lanciata nel 1957 ma l'allestimento estremamente spartano e la meccanica rudimentale del motore non convince gli italiani, disposti a spendere una cifra maggiore per acquistare una 600. Pochi mesi dopo viene ottimizzato il motore e l'estetica riceve nuovi dettagli esteriori. Nella sua lunga carriera la Nuova 500 viene proposta in numerose varianti sia a livello di carrozzeria come la Giardiniera, sia a livello di prestazioni col modello Sport. La versione di maggiore successo è la 500 F, lanciata nel 1965. Completamente rivista sotto ogni aspetto, viene impreziosita da finiture cromate all'esterno e nell'abitacolo; il motore viene potenziato e viene incrementata la capienza del serbatoio. L'ultimo modello è la 500 R che viene prodotta nel 1975, per essere poi sostituita dalla Fiat 126.

Cinquecento (1991-1998)

Nel 1991 la Fiat 126 viene sostituita da una nuova superutilitaria, ancora una volta mirata al risparmio. La vettura riprende i canoni della vecchia 500 e ne assume il nome, questa volta scritto in lettere. La Fiat Cinquecento si presenta come una vettura molto avanzata per l'epoca e rappresenta un importante punto di svolta per il colosso torinese essendo la prima ad utilizzare il logo a sfondo blu. A livello estetico è molto più moderna rispetto alla progenitrice ma è soprattutto a livello meccanico che si differenzia utilizzando motore e trazione anteriore. Lo schema a sospensioni indipendenti e l'impianto frenante con dischi anteriori segnano un'importante novità. L'ampia gamma di optional prevede accessori moderni quali gli alzacristalli elettrici, l'aria condizionata e la chiusura centralizzata. Nel 1994 viene presentata la Cinquecento Sporting, spinta dal motore Fire 1.1 da 55 CV. I vari restyling hanno aggiunto al listino climatizzatore ed airbag. La vettura è stata inoltre la prima ad essere prodotta negli stabilimenti Fiat di Tychy, in Polonia. La carriera di questo modello finisce nel 1998, anno in cui venne sostituita dalla nuova Seicento.

Fiat 500 (2007-oggi)

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[Altre foto della nuova 500]

Al Salone di Ginevra 2004 Fiat mostra la concept Trepiùno. La showcar nasce come un esercizio di stile mirata a mostrare al pubblico la nuova filosofia stilistica del marchio torinese. Le forme della carrozzeria sono chiaramente ispirate alla Nuova 500 del 1957 e le dimensioni compatte ne indicano lo stesso segmento di mercato. La vettura non rientrava nei piani di produzione in quanto molto avanzata a livello tecnico e costosa da fabbricare, ma il forte consenso riscosso da pubblico e addetti ai lavori incita il costruttore a modificare i piani aziendali. Nel 2007 viene commercializzata la versione definitiva della 500, il modello utilizza il pianale dell'ultima generazione della Fiat Panda e i costi di produzione vengono ulteriormente ridotti ereditando componenti dal resto della gamma. L'ultima generazione di 500 abbandona il concetto di auto economica e diventa di fatto una compatta premium. Lo stile italiano dilaga in tutta Europa e arriva Oltreoceano decretando il successo internazionale di Fiat. Vengono introdotte numerose varianti, tra cui la 500 C con tetto apribile in tela e la versione sportiva Abarth. Il listino si basa su una lunga serie di personalizzazioni, che permettono di creare un'infinità di combinazioni tra allestimenti e colori. Dal 2007 la vettura è ancora in produzione ed è da poco stata rinnovata col Model Year 2014 ed il nuovo allestimento Cult.

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