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Fiat 500, il giudice dice che lo spot è dell’art director licenziato

Riccardo Pagani aveva avuto l’idea del filmato premiato a Cannes ma venne licenziato prima della realizzazione. L’ex art director ha fatto causa all’agenzia pubblicitaria e ha vinto. Ora il suo nome è nei credits e nei riconoscimenti ottenuti.
A cura di Vito Lamorte
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Tanti hanno visto lo spot Fiat 500 Cult Yacht, pochi sanno che ha vinto diversi premi tra cui il Leone di bronzo al festival di Cannes e il primo premio al festival italiano dell'Adci (Art directors club italiano) e pochissimi sono a conoscenza della vicenda legale che si è venuta a creare intorno all'idea della pubblicità. Al tribunale di Torino era in scena una causa legale sul diritto d'autore che si è conclusa con una sentenza che è destinata a diventare un precedente importante per la giurisprudenza. A chiedere l'intervento dei giudici del tribunale delle imprese è stato Riccardo Pagani, l'uomo che aveva avuto l'idea creativa della pubblicità che per sette anni è stato art director dell'agenzia pubblicitaria Leo Burnett ma la sua idea era rimasta su un bloc notes. Poi Pagani venne licenziato e  proprio in quel periodo altri dipendenti riesumarono l'idea e la realizzarono.

Quando Riccardo Pagani si accorse che il suo nome non era tra i credits del prodotto decise di citare in giudizio il suo ex datore di lavoro. La vicenda è stata seguita con una certa apprensione nel mondo pubblicitario italiano e la sentenza che ne è seguita ha riconosciuto il diritto d'autore a Pagani. Questa decisione va contro uno dei principi cardine del diritto d'autore, ovvero che l'idea che non si concretizza in un'opera creativa non è tutelabile. Il nome di Pagani è stato inserito come co-autore tra i credits dello spot e nei riconoscimenti ottenuti.

La battaglia legale di Pagani sosteneva che un momento di fondamentale importanza nella creazione dello spot era la sua progettazione, prima ancora che la realizzazione del filmato.

Riccardo Pagani ha dichiarato: "Il mio caso ha avuto una vasta risonanza nel settore e questa ordinanza è di conforto per moltissime altre persone come me che si sentono ora tutelate nel proprio lavoro quotidiano. Tanto i singoli professionisti quanto le agenzie pubblicitarie stesse vendono idee creative ai loro clienti. Lo spot (nel senso di opera compiuta) non è prodotto dall'agenzia ma dalle case di produzione, dal regista, dagli attori, dagli autori delle musiche eccetera. Tutto quello che fa un'agenzia è presentare delle idee tramite dei bozzetti ed è quindi indispensabile che le idee presentate siano tutelabili".

https://www.youtube.com/watch?v=9WKJT84YyE4
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