Fiat, chiude in perdita ma con meno debiti. Il Gruppo di Torino lentamente si riprende
Il Consiglio di Amministrazione che si è riunito oggi a Torino, sotto lo sguardo attento di Luca Cordero di Montezemolo, ha approvato ricavi pari a 50,1 miliardi di euro e un utile sulla gestione ordinaria pari a 1,1 miliardi.
Rispetto al 2008 l’indebitamento netto industriale è stato di 4,4 miliardi, mentre nello scorso anno la Fiat fece segnare perdite ben più significative, pari a 5,9 miliardi. Anche la liquidità è aumentata passando dai 3,9 miliardi di euro fatti registrare nel 2008, a 12,4 miliardi nel 2009, così come il margine sui ricavi che si è fermato a un incoraggiante 2,1%.
La perdita è stata di 0,84 miliardi di euro, ma ciò nonostante le vendite hanno confermato i dati del 2008, 2.150.700 automobili contro 2.152.500 unità, questo anche grazie agli ecoincentivi offerti dai principali Governi europei, Italia in primis.
Le consegne hanno fatto registrare al Fiat Group Automobiles ottime conferme sui principali mercati del Vecchio Continente: in Germania le consegne sono cresciute del 96,6%, in Gran Bretagna del 17,7% e in Italia del 6,2%. La quota di mercato in Europa Occidentale è cresciuta dell’8,8%, questo grazie agli ottimi risultati ottenuti in Germania, Gran Bretagna e Italia.
Sul versante delle auto di lusso, che nel mercato globale ha fatto segnare una contrazione del 40%, i marchi Maserati e Ferrari hanno realizzato ricavi pari a 448 milioni di euro (-45,7%), consegnando 4.489 vetture (la Maserati), e ricavi per 1.778 milioni di euro (-7,4%), consegnando 6.235 supercar (la Ferrari).
Il destino del 2010 è tutto legato agli ecoincentivi e alla loro probabile riconferma, anche se come ha detto Sergio Marchionne, il 2010 sarà positivo anche senza gli incentivi statali.