Fiat-Chrysler: continua la scalata
Prosegue linearmente a favore di Fiat, la scalata su Chrysler annunciata nei giorni passati. Secondo quanto riportato infatti in una nota redatta dalla stessa casa torinese, la quota di partecipazione all'interno di Chrysler Group è stata ulteriormente maggiorata del 5%, passando così dal già 25% posseduto ad un totale del 30%.
L'incremento, che prende atto dalla giornata odierna, deriva (secondo quanto annunciato dalla stessa nota) dal raggiungimento del secondo dei "performance event" previsti in base all'accordo con Chrysler Group Operating Agreement, e richiede da parte di Fiat l'impegno a fornire alla casa di Detroit le piattaforme tecnologiche atte alla produzione di una nuova gamma di vetture dai bassi consumi e ridotte emissioni di CO2 nell'ambiente (Un campo nel quale la sede del Lingotto ha raggiunto ottimi risultati, abbassando le proprie emissioni ben oltre sotto la soglia del limite europeo consentito e confermandosi anche quest'anno il brand più ecologico d'Europa).
Lo stesso Sergio Marchionne, Amministratore Delegato del gruppo Fiat, aveva anticipato nella giornata di ieri durante l’evento Jeep di Balocco il raggiungimento del secondo step, il cui fine ultimo ( secondo indiscrezioni) sarebbe quello di avvalersi di una quota pari al 51%, tale da permettere il completo controllo dell'azienda e fornire così un vero e proprio punto di riferimento per la casa automobilistica italiana nel continente americano.
Attualmente, facendo un rapido calcolo, le quote di partecipazione all'interno del Gruppo Chrysler si suddividono in: quella Fiat ora al 30%, Uaw Veba che al momento ne detiene il controllo col suo 59.2%, gli 8,6 % del Tesoro Usa ed infine il 2,2 % del Governo Canadese. Tuttavia, mercato estero permettendo, si mantengono i riflettori puntati sui prossimi mesi che riveleranno definitivamente le intenzioni dell'azienda italiana.
Intanto lo stesso Marchionne, nei giorni passati ha tenuto inoltre a precisare che Alfa Romeo tornerà negli USA nel 2012 attraverso l'erede dell'Alfa 159 (che secondo rumors dovrebbe chiamarsi Giulia, ma che allo stesso tempo non ha ancora raggiunto l'omologazione adatta a tale mercato) o la realizzazione di un nuovo SUV compatto, la cui piattaforma ospitante sarebbe quella della nuova Jeep Compass.