Fiat – Daimler: Marchionne smetisce qualsiasi accordo
Dopo il grande successo riscosso al Salone di Ginevra 2011, la quotazione Fiat Industrial in questi ultimi giorni ha registrato un rialzo di oltre quattro punti percentuali, causa le indiscrezioni pubblicate da alcuni giornali che parlavano di un possibile accordo tra la casa automobilistica torinese e la tedesca Daimler.
Le indiscrezioni, tuttavia, si sono rivelate infondate. Sergio Marchionne, Amministratore Delegato Fiat, intervistato al suo arrivo al Teatro Regio di Torino in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità Italia, ha infatti stamane smentito le voci circolate, spiegando che il discorso con Daimler è definitivamente chiuso. "Dobbiamo smetterla con questi rumors, non ci interessano. Abbiamo già detto in maniera molto chiara che non ci interessa il discorso. Togliamocelo dalla testa".
Anche giovedì erano arrivate smentite alla presunta alleanza "Non sono in corso colloqui tra Daimler e Fiat" per Iveco, disse un portavoce della casa tedesca commentando le indiscrezioni secondo cui la famiglia Agnelli, che controlla Fiat Industrial tramite la finanziaria Exor, sarebbe disposta a integrare Daimler Trucks (la divisione della casa tedesca attiva nei veicoli pesanti) con Fiat Industrial o con Iveco. Il presidente del consiglio di gestione di Daimler, Dieter Zetsche, aveva già respinto analoghe indiscrezioni a metà febbraio, in occasione della conferenza di bilancio annuale di Daimler.
"Ieri era una giornata importante, purtroppo non c’ero". Così risponde Marchionne a chi gli chiedeva se l’Italia rimanga sempre al centro delle attenzioni della Fiat così come in passato. "Non ce ne siamo mai dimenticati". A chi chiedeva se fosse preoccupato dalla situazione geopolitica internazionale, Marchionne ha risposto: "mi preoccupa tutto".
Interpellato invece sul fatto che le quote di mercato di Fiat continuano a scendere in Europa, Marchionne ha seccatamente dichiarato: “Ci rivediamo ad aprile, aspettiamo aprile. Ritorniamo sempre sullo stesso punto e ogni mese diciamo sempre la stessa cosa”.